Il Guardian contro le tv italiane: stanno con i russi. Nel mirino del quotidiano inglese dalle reti Mediaset a Orsini. Ma la propaganda è un’altra cosa

Il Guardian contro le tv italiane: stanno con i russi. Nel mirino del quotidiano inglese dalle reti Mediaset a Orsini. Ma la propaganda è un’altra cosa

Il Guardian contro le tv italiane: stanno con i russi. Nel mirino del quotidiano inglese dalle reti Mediaset a Orsini. Ma la propaganda è un’altra cosa

“La propaganda e la disinformazione russa permeano i media italiani”. Questo quanto si può leggere sul Guardian in un articolo dove viene analizzata la presenza di esponenti del Cremlino sulle televisioni di tutto l’Occidente e i cui risultati per il nostro Paese sono a dir poco imbarazzanti.

L’inchiesta fa largo uso dei dati presentati in uno studio di Matteo Pugliese, un ricercatore italiano specializzato in questioni di sicurezza all’università di Barcellona, da cui emerge che dall’inizio della guerra in Ucraina le nelle nostre reti televisive sono state invase da funzionari russi come il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, ideologi tra cui l’ultra nazionalista Aleksandr Dugin e giornalisti vicini al Cremlino come Olga Belova. Una presenza costante e che non ha eguali negli altri Paesi occidentali.

L’analisi

Nell’articolo a parlare è lo stesso Pugliese che spiega come “in confronto ad altri Paesi Ue, l’Italia ha dato una visibilità sproporzionata alla propaganda russa” e ciò, secondo lo studioso, dipende dal fatto che “i produttori televisivi vogliono aumentare l’audience con accesi dibattiti”.

Dai dati presentati nell’articolo-inchiesta emerge che il maggior numero di apparizioni di personalità legate al Cremlino ha riguardato Rete4, il canale di Silvio Berlusconi che, ricorda Pugliese, è “un vecchio amico di Putin” tanto che mesi fa sostenne che a causare l’invasione era stato Volodymyr Zelensky.