Vai al contenuto
LA NOTIZIA
  • Home
  • Editoriali
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Roma
  • Milano
  • Napoli
  • Tv e Media
  • La Sveglia
  • Le Lettere
  • Senza bavaglio
Menu
Abbonati
09/05/2025
19:02
Papa Leone XIV riarmo Guerra in Ucraina Governo
Redazione

Il mare italiano in pericolo: aumentano i reati ambientali lungo le coste

Il report Mare Monstrum di Legambiente evidenzia l'aumento dei reati ambientali nel mare italiano: le coste sono a rischio.

Pubblicato il 4 Settembre 2023 di Redazione on-line
Il mare italiano in pericolo: aumentano i reati ambientali lungo le coste

Le coste italiane sono minacciate dagli ecoreati. Il mare è sotto attacco per l’uso illegale di cemento, per l’inquinamento e la maladepurazione, ma anche per la pesca di frodo. L’ultimo rapporto Mare Monstrum di Legambiente mette insieme tutti i reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste italiane: sono stati 19.530, in aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente. 

A questo si aggiungono gli illeciti amministrativi, pari a 44.444, in crescita del 13,1%, I risultati sono frutto di oltre un milione di controlli effettuati dalle capitanerie di porto e dalle forze dell’ordine: in totale, tra reati e illeciti amministrativi, sono state rilevate 8,7 infrazioni per ogni chilometro di costa. Nel 2021 la cifra era molto più bassa, fermandosi a quota 7,5. Oggi, invece, parliamo di un’inflazione ogni 115 metri. 

I reati contro il mare e le coste italiane

Il rapporto è stato presentato alla vigilia dell’anniversario dell’uccisione del sindaco pescatore Angelo Vassallo. Lo studio evidenzia che il 48,7% dei reati si registra nelle quattro regioni con maggiore presenza mafiosa storicamente, con la Campania in testa a quota 3.345 reati (il 17,1% del totale). Seguono Puglia, Sicilia, Lazio e Calabria. 

In Basilicata, invece, sorprende l’alto numero di infrazioni per ogni chilometro di costa: 32,7, peggior dato davanti a Emilia-Romagna, Molise, Abruzzo e Veneto. Nel 2022 il reato più diffuso lungo le coste riguarda il ciclo illegale dal cemento: parliamo delle occupazioni di demanio marittimo, delle cave illegali, degli illeciti negli appalti per opere pubbliche e dell’abusivismo edilizio. Questi reati riguardano il 52,9% del totale, ovvero oltre 10mila.

Alti anche i dati riguardanti i diversi fenomeni di illegalità: maladepurazione, smaltimento dei rifiuti e pesca di frodo. Si registrano anche 624 violazioni del Codice della navigazione relativa alla nautica da diporto, persino in aree protette. Questo dato è in netto aumento rispetto ai 210 del 2021, una crescita che si traduce in un +197,1%. I reati ambientali hanno anche un importante impatto dal punto di vista economico: il valore dei sequestri e delle sanzioni amministrative nel 2022 ammonta a più di 486 milioni (questa volta in calo del 22,3% rispetto al 2021). 

Le proposte di Legambiente contro i reati ambientali in mare

Secondo Legambiente, il quadro emerso dal rapporto è “preoccupante” e per questo si rivolge al governo incalzandolo e sostenendo che è “urgente intervenire”. Sono quindi otto le proposte avanzate all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Si parte dalla richiesta di ripristinare, anche con eventuali modifiche, l’efficacia dell’articolo 10 bis della legge 120/2020, con il quale si affida ai prefetti il compito di demolire le costruzione abusive non eseguite dai comuni. 

Per Legambiente è poi necessario rafforzare l’attività di contrasto delle occupazioni abusive del demanio marittimo. Ancora, si chiede di rilanciare a livello locale e nazionale la costruzione e l’adeguamento dei sistemi fognari e di depurazione, integrandoli con quello dei rifiuti.

Serve anche un efficientemento della depurazione delle acque reflue, permettendo anche il completo riutilizzo in settori strategici come quello dell’agricoltura. Fondamentale è anche migliorare e rendere più efficienti i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale, approvando i decreti attuativi della legge 132 del 2016.

Tra le proposte di Legambiente c’è anche l’idea di regolamentare lo scarico in mare dei rifiuti liquidi con norme più restrittive, istituendo delle zone speciali di divieto per qualsiasi genere di scarico. Ancora, l’associazione ambientalista chiede di promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e per una migliore tutela del mare e della costa. Inoltre sono necessari interventi normativi, del governo e del Parlamento, contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata. 

di Redazione on-line

Leggi anche

Blitz contro la ’Ndrangheta: cinque arresti tra Calabria, Piemonte ed Emilia. Per i pm gestivano un maxi giro di estorsioni

di Redazione on-line
09/05/2025 11:11

Chi è Papa Leone XIV: l’agostiniano venuto dagli Usa, scelto per continuare la missione pastorale di Papa Francesco

di Andrea Sparaciari
08/05/2025 20:34

Conclave, il nuovo Papa è l’americano Prevost: nelle sue prime parole la protagonista assoluta è la “pace”

di Redazione on-line
08/05/2025 18:09

Conclave: seconda fumata nera, il nuovo Papa non è ancora stato eletto

di Nicola Scuderi
08/05/2025 11:58

LEGGI L'EDIZIONE CARTACEA

Puoi leggere l'edizione cartacea de La Notizia ovunque ti trovi su pc, tablet e smartphone.
LA NOTIZIA in edicola
SFOGLIA

Video

Kallas: L’Ue verserà un miliardo di euro all’industria militare ucraina

di Askanews
09/05/2025 17:27

Video

Terna, completata la posa del ramo est del Tyrrhenian Link

di Askanews
09/05/2025 17:27
  • Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Pubblicità
  • Redazione
  • Privacy Policy
© 2025 Lanotiziagiornale.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma. Iscrizione n°16/2013. Direttore responsabile Antonio Pitoni.
La Notizia S.r.l. – Via Augusto Riboty 23, 00195 Roma – P.IVA / C.F. 13937821000