Le Lettere

Il Medioevo di Israele

Dopo tanto sangue non credo che Israele vorrà la creazione di uno Stato palestinese. Ma arabi ed ebrei non potrebbero formare un unico Stato?
Mauro Pagani
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Gentile lettore, il punto è che Israele non vuole né “due popoli due Stati” né uno Stato con una minoranza araba avente pari diritti. La minoranza araba è in forte crescita demografica e presto diventerebbe maggioranza: i palestinesi sotto occupazione militare sono 5,5 milioni e gli ebrei 7,5 milioni. Israele cesserebbe presto di essere “lo Stato degli ebrei”, come vuole la sua costituzione, unico Paese al mondo imperniato su un progetto etnocentrico e per questo tipologicamente neonazista. L’inconfessata soluzione nella testa di Netanyahu e di quasi l’intera popolazione ebraica è la pulizia etnica, cioè sbarazzarsi in qualche modo dei palestinesi: o ammazzandoli tutti – cosa più indelicata a dirsi che a farsi, pare, dato che sta avvenendo ma guai a dirlo – o cacciandoli in Egitto e Giordania o deportandoli in Congo come è stato proposto. Insomma, una soluzione di tipo hitleriano o medievale, e forse neppure nel Medioevo si concepì mai una violenza razziale come quella che vediamo oggi in Israele. Anzi, vorrei ricordare Federico II di Svevia (1194-1250), Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano impero, che diede al Sud d’Italia un quarto di secolo di splendore economico, stabilità politica e fioritura artistica. Ebbene, nella Costituzione da lui emanata scrisse : “A ebrei e saraceni concediamo le medesime garanzie dacché non vogliamo che innocenti siano perseguitati soltanto perché ebrei o musulmani”. Proprio come Netanyahu, tale e quale.

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