Il Nord Italia nella morsa del Maltempo

Tra Lombardia e Liguria molti danni a causa della nuova ondata di maltempo. Coldiretti: 49 eventi estremi in due giorni.

Il Nord Italia nella morsa del Maltempo

Sull’Italia si sono abbattuti 49 eventi estremi tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi e grandinate che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, frane, smottamenti e allagamenti. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati dell’European sever weather database  sull’ondata di Maltempo in soli due giorni dopo un lungo periodo di caldo anomalo.

Tra Lombardia e Liguria molti danni a causa della nuova ondata di maltempo. Coldiretti: 49 eventi estremi in due giorni

Italia spaccata in due, sottolinea la Coldiretti “con il Maltempo che ha addirittura riportato la neve in quota al Nord e le alte temperature e l’assenza di precipitazioni al Sud che in Sicilia hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi” dove, ricorda l’associazione, serviranno “almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme”.

“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte vive le conseguenze dei cambiamenti climatici”

“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”.

Il climatologo Pasini: “Dovremo fare i conti sempre più di frequente con questi fenomeni”

“L’Italia si trova a subire un pungiball climatico – ha detto all’Ansa il fisico e climatologo del Cnr, Antonello Pasini -, presa a pugni da sud, con le ondate di calore provenienti dall’Africa, con l’anticiclone che spinge in alto le temperature, per poi subire attacchi da nord quando le ondate di calore si ritirano, con tempeste di fulmini, alluvioni, trombe d’aria e perfino neve come in questi giorni”.

Pasini sottolinea che “il clima del Mediterraneo si è estremizzato e che dovremo fare i conti sempre più di frequente con questi fenomeni negli anni a venire”. Ma l’estate, riferisce l’esperto “non è finita”. “Anche se non si tornerà più a temperature elevate come i 40 gradi, potrebbe risalire altro caldo dall’Africa”.

Secondo il climatologo interpellato dall’Ansa, l’ondata di maltempo che sta colpendo duramente l’Italia soprattutto sull’arco alpino e nelle regioni del Centro-Nord, “non è la classica rottura dell’estate a cui eravamo abituati. Prima l’anticiclone delle Azzorre si ritirava a metà agosto e lasciava spazio al cambio di stagione. Da diversi anni invece siamo soggetti, come area del Mediterraneo, agli anticicloni africani che portano più caldo, siccità e mancanza di piogge ma soprattutto, a differenza dell’anticiclone delle Azzorre, non hanno la forza di rimanere su di noi per tantissimo tempo e quando si ritirano lasciano spazio a condizioni di maltempo che è sempre più estremo proprio per la grande energia che si accumula con il forte caldo”.

Ondata di maltempo al Nord, allagamenti e disagi in Lombardia e Liguria

Un violento nubifragio ha colpito Genova creando danni e allagamenti in molte zone della città. Diverse persone sono state salvate dai vigili del fuoco, la maggior parte intrappolate nei sottopassi trasformati in piscine, ma anche sui tetti delle auto e in alcune abitazioni. In poche ore il torrente Bisagno, ben noto ai genovesi per le alluvioni degli anni scorsi, è passato dall’assenza d’acqua al primo livello di guardia, poi rientrato subito dopo.

L’acqua ha invaso alcune strade del centro storico e ha trasformato in una cascata le scale della stazione Piazza Principe. In tutta la notte i vigili del fuoco hanno gestito 55 interventi, la maggior parte per piccoli allagamenti e alberi caduti: tra questi, uno ha danneggiato le bombole d’ossigeno al servizio dell’ospedale pediatrico Gaslini. Numerosi i blackout nelle abitazioni e per l’illuminazione pubblica. In città sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia, con il picco di massima intensità registrato poco dopo le 2 di notte.

La Liguria “è stata interessata da una perturbazione importante che ha colpito soprattutto il genovesato”, ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Tutto il centro-levante genovese – ha continuato – ha infatti misurato fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle ultime 24 ore. Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei Vigili del Fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto – ha aggiunto Toti – nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti”.

Una frana si è verificata a Cortina d’Ampezzo, dove 70 persone sono state evacuate. In particolare, la frana detritica è avvenuta lungo la SR 48 in località Passo Tre Croci, a Cortina d’Ampezzo, a ridosso della strada che incombe su un condominio, un hotel e un B&B. Dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco, alla presenza di funzionari di guardia, sindaco, tecnici del comune, polizia di stato e locale, a causa della frana, “si è deciso a scopo precauzionale – spiegano i vigili del fuoco – l’evacuazione di tutte le strutture ricettive per la possibilità di distacco di grossi massi”. Le 70 persone evacuate vengono ospitate in una palestra di Cortina messa a disposizione dal Comune.

La situazione lungo la rete viaria e ferroviaria

A seguito dell’ondata di maltempo che sta interessando le regioni settentrionali, Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) è impegnata lungo la rete stradale e autostradale di competenza attraverso il monitoraggio costante delle infrastrutture, intervenendo con i suoi addetti per ridurre i disagi agli utenti e ripristinare, non appena possibile, la circolazione in caso di criticità.

Al momento in Lombardia, a causa di una frana al km 61,300, è stata chiusa al traffico nella tarda serata di ieri la strada statale 470 della Val Brembana e del Passo San Marco tra il km 59,000 e il km 72,000 lungo versante Valtellinese e bergamasco. Sulla SS 38 dello Stelvio, a causa dell’esondazione del fiume Adda in località Bormio, si registrano rallentamenti. Sulla strada statale 36 Del Lago Di Como e Dello Spluga è stato chiuso il passo dello Spluga, sul versante svizzero, per frana. Sulla statale 294 di Val di Scalve il traffico è tornato regolare dopo la chiusura, questa mattina, a seguito di una tromba d’aria.

Il personale Anas ha concluso la pulizia del piano viabile che ha consentito il ripristino della circolazione in piena sicurezza In Piemonte, per frane e smottamenti in territorio francese, è stata chiusa la RD900, la tratta di attraversamento del confine della SS 21 della Maddalena. Sulla strada statale della 631 “di Valle Cannobina” è chiusa una corsia al km 4,000 a causa della caduta di un masso sulla sede stradale, a seguito di uno smottamento in corrispondenza del bivio per Cavaglio. In Emilia Romagna a causa di fango e detriti sulla sede stradale, si registrano rallentamenti sulla statale 12 dir “dell’Abetone e del Brennero” in località Riolunato in provincia di Modena.