Il Parlamento brasiliano come Capitol Hill. L’indignazione internazionale non scalfisce l’Italia: dal Governo Meloni solo una timida condanna dell’assalto dei fan di Bolsonaro

Capitol hill 2.0: il Governo Meloni non condanna in modo chiaro l'assalto della destra populista brasiliana al Parlamento.

Il Parlamento brasiliano come Capitol Hill. L’indignazione internazionale non scalfisce l’Italia: dal Governo Meloni solo una timida condanna dell’assalto dei fan di Bolsonaro

La destra populista brasiliana come i trumpiani il 6 gennaio 2021. Domenica, un senso di déjà-vu ha travolto il mondo intero quando migliaia di sostenitori di Jair Bolsonaro hanno invaso la sede del Parlamento a Brasilia, proponendo la loro versione dell’assalto a Capitol Hill. L’attacco “vandalo e fascista” è stato duramente contestato non solo dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva ma anche da Joe Biden e Ursula von der Leyen.

L’ondata di indignazione di portata internazionale e nazionale, però, non ha attecchito in Italia. Se è stata ferma la condanna del M5S e del Pd, altrettanto non si può dire del Centrodestra che ha usato toni ben più morbidi.

L’ambiguità del Governo Meloni sull’assalto al Parlamento

Il Governo Meloni, infatti, ha commentato la brutta copia di Capitol Hill messa in scena a Brasilia in modo tiepido, optando per toni neutri che stonano con il sentiment internazionale. “Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico”, si è limitata a scrivere su Twitter la premier Giorgia Meloni.

Se possibile è ancor più rumoroso il silenzio – carico di imbarazzo – di Matteo Salvini, da sempre sostenitore e amico di Bolsonaro.

“È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane”, ha detto Meloni senza fare esplicito riferimento a Lula, vittima del presunto golpe, né al suo amico Bolsonaro che viene additato come il responsabile del blitz. Sulla stessa scia anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani per il quale “ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati”, ha twittato.

“Condanno quello che è accaduto a suo tempo negli Stati Uniti, così come condanno quello che è accaduto ieri in Brasile”, ha detto invece il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. “Sono cose che in un mondo civile e democratico non dovrebbero mai accadere”, ha aggiunto.

L’affondo del M5S

L’atteggiamento dell’esecutivo italiano è stato contestato dal Movimento 5 Stelle. “L’attacco alle Istituzioni da parte dei sostenitori di Bolsonaro è gravissimo: chi crede davvero nella democrazia non può restare in silenzio”. È l’affondo di Giuseppe Conte al Governo Meloni. il leader pentastellato, poi, ha espresso “solidarietà e massima vicinanza al Presidente Lula e al popolo brasiliano”.

L’europarlamentare del M5S, Fabio Massimo Castaldo, ha osservato che quanto accaduto a Brasilia è il “secondo tentativo in pochi anni di rovesciare con la forza le fondamenta e i simboli stessi delle Istituzioni democratiche”. E ha denunciato che “questi gravissimi episodi non possono essere considerati come occasionali o isolati”.

Castaldo ha anche sottolineato che la violenza esibita a Capitol Hill nel 2021 così come quella di domenica a Brasilia “sono figlie degli stessi metodi autoritari e si alimentano dello stesso linguaggio aggressivo dei leader sovranisti”. L’europarlamentare, poi, ha garantito che “tutte le Istituzioni Ue sosterranno sempre i rappresentanti eletti in competizioni libere ed eque”. E, auspicando che i responsabili dell’assalto e i loro finanziatori vengano assicurati alla giustizia, ha sottolineato che “la democrazia è più forte di chi la vuole sabotare”.