Il Parlamento europeo approva un emendamento della Lega per l’immediata estradizione dell’ex Br Casimirri. Partecipò al sequestro Moro e da anni vive in Nicaragua

La risoluzione su Casimirri non è vincolante, spetta dunque alle autorità nazionali del Nicaragua decidere

Il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento della Lega riguardante l’estradizione dell’ex Br Alessio Casimirri, da anni rifugiatosi in Nicaragua. L’emendamento è passato con 219 sì, 108 contrari e 33 astensioni. La risoluzione non è vincolante, spetta dunque alle autorità nazionali decidere come muoversi.

L’emendamento della Lega chiede “l’immediata estradizione in Italia di Alessio Casimirri, che oggi vive a Managua protetto dal governo nicaraguense, condannato in Italia in via definitiva a sei ergastoli per il sequestro di Aldo Moro, ex presidente della Democrazia Cristiana nonché Presidente del Consiglio dei Ministri e del Consiglio europeo, e per l’assassinio degli agenti della scorta, fatto accaduto il 16 marzo 1978 a Roma”.

Casimirri, nome di battaglia “Camillo”, è uno dei nove membri del commando delle Brigate Rosse che il 16 marzo 1978, in via Fani a Roma, partecipò al sequestro del presidente della Dc Aldo Moro e all’annientamento degli uomini della sua scorta. Casimirri (nella foto), oggi pescatore con tanto di profilo Facebook, nel 1980 si dissociò dalle Br e due anni dopo fuggì prima in Francia, poi a Cuba, Panama e infine in Nicaragua dove tuttora vive con moglie i figli. Il suo nome è inserito nell’elenco dei latitanti politici, recentemente aggiornato dal Viminale, di cui l’Italia intende ottenere l’estradizione.

“Il Parlamento europeo – ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini – ha approvato la proposta della Lega per estradare in Italia il terrorista rosso Casimirri che da troppi anni fa la bella vita in Nicaragua. L’obiettivo ora è più vicino. Questi delinquenti devono pagare per i loro crimini nelle patrie galere, fino alla fine dei loro giorni”.