Il Pd ha perso ma il redivivo Letta esulta. Conte critica i dem cacciati dalla Regione Lazio dopo un decennio

Dopo le regionali in Lazio e in Lombardia, il presidente del M5S Giuseppe Conte ha criticato l’atteggiamento dell’ex alleato Enrico Letta.

Il Pd ha perso ma il redivivo Letta esulta. Conte critica i dem cacciati dalla Regione Lazio dopo un decennio

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha criticato l’atteggiamento esibito dal Partito democratico e dal segretario uscente Enrico Letta dopo la sconfitta del centrosinistra alle elezioni regionali in Lazio e in Lombardia.

Il Pd ha perso ma il redivivo Letta esulta: Conte critica i dem cacciati dalla Regione Lazio dopo un decennio

“Ho visto che qualcuno sta già facendo dichiarazioni dove segnala campanelli d’allarme e suona le campane a morte per il M5S, io non esagererei la portata che rimane circoscritta sul piano territoriale a queste elezioni”. A dirlo è stato il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in occasione di un punto stampa che si è tenuto nella sede del partito in via Campo Marzio a Roma.

“Io capisco che il Pd è in fase congressuale e ha i suoi problemi interni, ma ascoltare il redivivo Letta rendere dichiarazioni entusiastiche, che sembra stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, francamente…”, ha osservato l’ex premier, per poi scagliarsi in modo ancora più feroce contro l’ex alleato. “Se immaginiamo in particolare il Lazio dove c’è un candidato indicato da Letta e Calenda, che consegnano la Regione al centrodestra, avrei poco da festeggiare. Ma se si accontentano così…”, ha chiosato il presidente pentastellato.

Per quanto riguarda la sconfitta alle urne che ha investito anche i 5S, Conte non si è limitato a criticare Letta ma ha anche dichiarato: “Già da domani avremo i coordinatori territoriali che ci mancano per intavolare un dialogo con i territori molto più serrato e costante, questo è quello di cui abbiamo bisogno sicuramente – e ha aggiunto –. Il risultato non è soddisfacente ma dobbiamo continuare a lavorare, per noi contano i programmi, a noi non interessa vincere con un cartello elettorale, fermo restando che oggi cartelli elettorali non ci avrebbero portato da nessuna parte perché la somma algebrica ci avrebbe dati per perdenti. In politica conta anche la coesione, la forza delle proposte politiche e un’accozzaglia, un cartello elettorale ci avrebbe portato da nessuna parte”.

La reazione del segretario dem uscente alla sconfitta in Lazio e in Lombardia

“Il dato che esce dalle urne in Lombardia e Lazio è chiaro. Il centrodestra vince in entrambe le regioni; non possiamo, quindi, essere contenti di questo risultato complessivo, reso ancora più negativo dalla preoccupante crescita dell’astensione”. È quanto si legge in una nota diramata dal segretario uscente del Partito Democratico, Enrico Letta.

Il politico dem, poi, ha precisato: “Tuttavia, in un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito. L’OPA contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione. E questo dato può essere un viatico fondamentale per il lavoro del nuovo gruppo dirigente che uscirà dalle Primarie del Pd del 26 febbraio. Vogliamo ringraziare Pierfrancesco Majorino e Alessio D’Amato che hanno condotto con coraggio e competenza una bella e convincente campagna elettorale e che guideranno con determinazione l’opposizione nei due consigli regionali”.

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