Fattoria Quirinale: ora il Colle vende cinghiali. All’asta 2000 esemplari, con tanto di listino prezzi

Cinghiali al Quirinale. No, non è follia, ma la pura e semplice verità. Il Colle ha indetto un’asta pubblica “per la vendita di cinghiali vivi".

Cinghiali al Quirinale. No, non è un’offesa rivolta a Sergio Mattarella, ma la pura e semplice verità. È talmente vero che la Presidenza della Repubblica ne è piena, di cinghiali. Tanto che è stata costretta, suo malgrado, a indire un bando per vendere cinghiali. Sembrerebbe surreale, ma è proprio così. Il Colle ha indetto un’asta pubblica “per la vendita di cinghiali vivi catturati all’interno della tenuta di Castelporziano”.

L’obiettivo, si legge dalla documentazione ufficiale, è quella di contenere la fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale. Ed ecco allora che il Quirinale mette in vendita fino a un massimo di duemila cinghiali. Ovviamente con ampia scelta sui capi. L’aggiudicatario, infatti, potrà optare per “adulti di sesso maschile e femminile”; esemplari “rossi”, cioè animali giovani di ambo i sessi, nati nel 2015; e, infine, esemplari “striati” ovvero, precisa ancora il bando, “cinghialetti di ambo i sessi nati nell’anno e di almeno due mesi di età”. Ovviamente la Presidenza della Repubblica specifica anche gli importi a base d’asta: 8 euro per ogni cinghialetto, 40 per ogni esemplare rosso, 65 per gli animali adulti.

I PRECEDENTI – Non è la prima volta, peraltro, che il Quirinale dispone bandi sull’attività faunistica. Ad aprile, infatti, il Colle aveva pubblicato un avviso pubblico per individuare “due figure esperte nel settore allevamento bestiame (butteri)”. Insomma, due allevatori a cavallo che, verosimilmente, si occuperanno pure dei cinghiali che rimarranno.

Tw: @CarmineGazzanni