Sulla Manovra, che ieri ha ricevuto l’approvazione definitiva dal Senato (ora passa alla Camera), il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto una verità: “Abbiamo fatto cose che sembravano impossibili”. Ma l’impossibile dal nostro punto di vista non sono gli interventi varati in legge di Bilancio – tra il diluvio di tasse e tagli a carico dei più fragili – ma l’iter di approvazione della legge di Bilancio che ha offerto un indecoroso balletto tra emendamenti presentati in tarda notte e poi saltati per i litigi in maggioranza a marce indietro dell’ultimo minuto su norme a chiaro rischio di incostituzionalità, tanto che hanno sollevato anche le obiezioni del Colle.
Passa al Senato la Manovra dei ripensamenti
Così lunedì, in tarda serata, la commissione Bilancio del Senato ha stralciato cinque norme inserite nel maxi emendamento presentato dal governo alla Manovra. Tra le misure cancellate si trova la norma (inserita tramite un subemendamento di FdI) che assestava un altro durissimo colpo ai lavoratori sottopagati, impedendo loro di ottenere gli arretrati laddove un giudice sentenziasse che il loro salario violava i dettami dell’art. 36 della Costituzione.
Stralciata dal testo anche la norma inserita tramite un emendamento della Lega in materia di inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali o locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle stesse. Un altro stop ha riguardato la norma con cui si riduce da 3 anni a 1 anno il divieto di svolgere, alla cessazione del rapporto di lavoro, attività professionale presso soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione presso la quale sono stati ricoperti incarichi che comportano poteri negoziali.
Stralciato anche l’intervento introdotto tramite un emendamento di Forza Italia in materia di magistrati fuori ruolo (tra cui la riduzione da 10 a 4 anni dell’anzianità di servizio per poter essere autorizzati al collocamento fuori ruolo). Infine, è stata cancellata anche la norma sulla revisione della disciplina del personale della Covip.
Traiettoria e riarmo
“Sono convinto che sia una buona legge di bilancio, che conferma una traiettoria positiva per il Paese e per gli italiani”, ha dichiarato Giorgetti. “Ultimo atto di una Manovra grottesca, dannosa, contro il Paese. Ultimo atto di una resa ai mercati finanziari, contro l’economia reale, in favore di un folle riarmo”, ha detto il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli.
“Solo due mesi fa è stata presentata una Manovra che oggi non esiste più. Scomparsa nelle nebbie fitte di un governo traballante e inconcludente. Avete impedito qualsiasi discussione nel merito, avete preso in giro i cittadini e portato in Aula una paccottiglia di tagli e balzelli, di misure contro pensionati, lavoratori, territori fragili e Mezzogiorno. Il Parlamento non è vostro, avete vinto le elezioni ma le istituzioni democratiche non sono nella vostra disponibilità. E mentre vivete alla giornata il Paese affonda. Mentre noi chiediamo il salario minimo voi volevate legalizzare il lavoro sottopagato”, ha spiegato il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
“È aumentata la qualità dei concerti ma è diminuita la quantità del tempo dedicata alla legge di bilancio e la responsabilità è del governo”, ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, citando il concerto di Claudio Baglioni nell’Aula del Senato. “Giorgetti – ha proseguito – giudica prudente una Manovra che è mediocre. Vi siete divisi come una cozza tra i sovranisti e chi voleva l’austerity. È ‘brutta senz’anima’ questa legge, visto che siamo in vena di citazioni canore”.