Le Lettere

Il sonno della ragione

Mi chiedo: quando i politici attribuiscono tutte le colpe della guerra in Ucraina ai russi, sono stupidi o in mala fede? E idem quando dicono che “Israele deve difendersi”: sono stupidi o in mala fede?
Vincenzo Costa
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Gentile lettore, la seconda che ha detto: sono in mala fede. Lo è per esempio Ursula von der Bomben quando dice che “la pace si ottiene attraverso la forza” (tradotto: compriamo armi, così ci saranno grate le industrie belliche) e “la maggioranza degli europei vuole il riarmo” (invece lo vuole una minoranza: nell’ultimo sondaggio del Corriere della sera a favore è solo il 28% e in quello de La Stampa il 33,5%). I leader europei, per meglio ingannare i popoli, fingono di vivere nel sonno della ragione. Poi, quando finisce il loro mandato, a volte si svegliano, come accadde l’anno scorso a Borrell, che all’università di Oxford disse: “In 30 anni la quota cinese del Pil mondiale, a parità di potere d’acquisto, è passata dal 6% a quasi il 20%, mentre l’Europa è passata dal 21% al 14% e gli Usa dal 20% al 15%. È una mutazione drastica. Oggi il mondo è molto più multipolare, con l’emergere di medie potenze come India, Brasile, Arabia Saudita, Sudafrica e Turchia”. E ancora: “Sull’Ucraina bisogna essere consapevoli che il mondo la pensa diversamente da noi. La percezione comune è che diamo valore alla vita dei civili in Ucraina ma non a Gaza, dove migliaia di bambini vengono uccisi o muoiono di fame. La percezione comune è che se le leggi internazionali sono violate da Israele, come accade ogni giorno, ce ne curiamo meno che non quando sono violate dalla Russia”. Prima non se ne era accorto?