Il Tar di Trento ha sospeso l’ordine di abbattimento dell’orsa F36

L'orsa F36 a fine luglio, con i suoi cuccioli, si era resa responsabile del falso attacco a due escursionisti nei boschi della Val Giudicarie.

Il Tar di Trento ha sospeso l’ordine di abbattimento dell’orsa F36

Il Tar di Trento ha sospeso nelle scorse ore l’ordine di abbattimento dell’orsa F36 previsto da un decreto del governatore trentino, Maurizio Fugatti, accogliendo l’istanza cautelare proposta dalla Lega antivivisezionista (Leal).

L’orsa F36 a fine luglio, con i suoi cuccioli, si era resa responsabile del falso attacco a due escursionisti nei boschi della Val Giudicarie

L’orsa F36 con cuccioli, si era resa responsabile del falso attacco a due escursionisti nei boschi della Val Giudicarie a fine luglio. Le legali della Leal, Giada Bernardi e Rosaria Loprete a seguito della decisione del Tar hanno affermato, “siamo soddisfatte per la sospensione dell’ordine di abbattimento dell’orsa ma non condividiamo la mancata sospensione dell’ordine di cattura, non essendo F36 un’orsa pericolosa”.

L’udienza è fissata per il prossimo 12 ottobre

Secondo i legali della Leal, “il falso attacco che determina l’emissione del decreto, non era dettato dalla volontà dell’orsa di ledere ma alla difesa di sé stessa e del suo cucciolo da chi era entrato nel suo habitat”. L’udienza è fissata per il prossimo 12 ottobre.

Il governatore Fugatti non si arrende: “Faremo immediato ricorso al Consiglio di Stato”

“Faremo immediato ricorso al Consiglio di Stato contro il decreto del Tar di Trento, auspicando che vi sia una revisione” ha detto, in conferenza stampa, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in merito alla sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa F36.

“Per noi l’esemplare è estremamente pericoloso e c’è un problema di sicurezza pubblica”

“In questi ultimi giorni abbiamo provato a dare seguito all’abbattimento – ha aggiunto -, ma l’esemplare si è mosso in un territorio vasto e impervio, dove non sempre c’era il segnale del radiocollare. Oggi il percorso di abbattimento si sospende e si avvia il percorso di cattura, molto più difficoltoso. Le problematiche che si porranno ora sono legate alla decisione di andare verso la cattura. Per noi l’esemplare è estremamente pericoloso e c’è un problema di sicurezza pubblica”.