Il Vaticano come la Cina. Dallo Stato pontificio impossibile raggiungere la pagina web per firmare la lettera con le “sette eresie” di Bergoglio

Il Vaticano come la Cina. Dallo Stato pontificio impossibile raggiungere la pagina per firmare la lettera con le "sette eresie" di Bergoglio

Vaticano come la Cina. Dopo la lettera firmata da 40 studiosi (tra cui anche Ettore Gotti Tedeschi) in cui si accusa Papa Bergoglio di sette eresie, la Segreteria per la comunicazione della Santa Sede ha bloccato l’accesso alla pagina web da cui si aderisce alla iniziativa che accusa il Papa, cone le eresie collegate a quanto scrive nella Amoris laetitia. Dai computer del Vaticano non si può più accedere alla pagina in questione, in nessuna lingua. Fuori dal Vaticano, invece, la pagina risulta raggiungibile.

“L’accesso alla pagina web che state cercando di visitare è stato bloccato in accordo alle politiche si sicurezza istituzionali”. Da nessun computer del Vaticano, dunque, si potrebbe aderire alla petizione del sito www.correctiofilialis.org, che accusa papa Bergoglio di eresia, di modernismo e di troppo entusiasmo per Martin Lutero.

Le accuse – Non hanno dubbi i 40 studiosi cattolici provenienti da tutto il mondo che hanno recapitato una lettera a Bergoglio nella quale denunciano ben sette eresie che, a loro giudizio, avrebbe pronunciato il Pontefice latinoamericano. I contestatori prendono di mira il capitolo ottavo dell’esortazione apostolica di Francesco sulla famiglia, Amoris laetitia, nella quale, seppure caso per caso, viene data la possibilità ai divorziati risposati di accedere ai sacramenti, quindi anche alla comunione. Ciò senza che essi siano costretti a vivere in castità come stabilito precedentemente dalla dottrina della Chiesa cattolica. Per coloro che accusano il Papa di essere eretico si tratta di una vera e propria legittimazione del “divorzio cattolico”.

Per gli autori della missiva “tutte queste proposizioni contraddicono verità divinamente rivelate che i cattolici devono credere con assenso di fede divina. È necessario per il bene delle anime che esse siano ancora una volta condannate dall’autorità della Chiesa. Nell’elencare queste sette proposizioni, non intendiamo offrire una lista esaustiva di tutte le eresie ed errori che a una lettura obbiettiva di Amoris laetitia, secondo il suo senso naturale e ovvio, il lettore evidenzierebbe in quanto affermati, suggeriti o favoriti dal documento. Piuttosto ci riferiamo alle proposizioni che Vostra Santità, mediante parole, atti e omissioni, ha in effetti sostenuto e propagato, causando grande e imminente pericolo per le anime”.