La maternità surrogata deve diventare un delitto universale. La Chiesa prende posizione contro una pratica che – secondo l’ex Sant’ufficio, nella dichiarazione Dignitas infinita – fa diventare il bambino come “un mero oggetto”.
Secondo l’ex Sant’Uffizio “ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, non può essere soppressa né diventare oggetto di mercimonio”. Motivo per cui viene definita “deprecabile” la pratica della maternità surrogata, ritenuta lesiva della “dignità della donna e del figlio”.
L’appello della Chiesa per la cancellazione della maternità surrogata
La Chiesa sottolinea che questa situazione è “fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre”. E per questo auspica “un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica”.
Nella dichiarazione Dignitas infinita si sottolinea che ogni persona “va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto”, “indipendentemente dal proprio orientamento sessuale”. Allo stesso tempo, però, evidenzia “le decise criticità presenti nella teoria del gender“, che come ha sostenuto Papa Francesco “è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”.
Il dicastero vaticano per la dottrina della fede, nel documento, parla anche di violenze contro le donne, definendole “uno scandalo globale”. A firmare il documento, arrivato dopo cinque anni di lavoro, sono il cardinale Victor Manuel Fernandez e il segretario per la sezione dottrinale, monsignor Armando Matteo. Il documento comprende le gravi violazioni della dignità umana, parlando di guerra, povertà, violenza sui migranti, aborto, eutanasia e tanti altri temi ancora.