Imminente vertice Trump-Putin, l’Europa ancora tagliata fuori

Zelensky chiede che anche l'Europa partecipi ai negoziati. Von der Leyen si dichiara disponibile ma di fatto è fuori dalla partita.

Imminente vertice Trump-Putin, l’Europa ancora tagliata fuori

Un incontro “molto utile e costruttivo” per il Cremlino. Un colloquio “molto produttivo” che ha permesso di fare “grandi progressi” secondo Donald Trump. Il faccia a faccia – il quinto – tra l’inviato Usa Steve Witkoff e Vladimir Putin a Mosca di mercoledì è stato salutato da entrambe le parti come un successo.

Il consigliere presidenziale russo per la politica estera Yuri Ushakov, che era presente all’incontro tra Putin e Witkoff, ha parlato di un colloquio “molto utile e costruttivo”, in primo luogo sull’Ucraina ma anche sulle “prospettive di possibile sviluppo della cooperazione strategica tra Usa e Russia”.

Il Cremlino annuncia incontro con Trump

Non stupisce dunque che proprio ieri di buon mattino Ushakov abbia dato la notizia che presto, forse già la prossima settimana, si terrà un nuovo faccia a faccia tra Putin e Trump. Notizia che ha fatto registrare il balzo del 4,5% degli indici della Borsa di Mosca. “Su proposta della parte americana è stato sostanzialmente concordato un incontro bilaterale di alto livello nei prossimi giorni, cioè un incontro tra il presidente Vladimir Putin e Donald Trump”, ha detto Ushakov. Secondo cui “anche la sede è stata concordata, in linea di principio” e sarà annunciata “in seguito”.

Gli Emirati arabi uniti sarebbero tra “i luoghi del tutto adatti” per ospitare il vertice, ha detto poi il presidente russo, al termine di un incontro al Cremlino con il presidente emiratino, Mohamed bin Zayed Al Nahyan. “Abbiamo molti amici – ha sottolineato Putin – pronti ad aiutarci a organizzare eventi di questo tipo. Uno di questi amici è il presidente degli Emirati arabi uniti. Penso che decideremo, ma sarebbe uno dei luoghi adatti, del tutto adatti”.

Ma Putin non intende per ora vedere Zelensky

Ma nulla da fare per un incontro a breve con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un trilaterale tra Trump, Putin e il presidente ucraino era stato ventilato dalla Casa Bianca. A sollevare l’ipotesi – ha spiegato Ushakov – sarebbe stato Witkoff mercoledì, ma Putin avrebbe lasciato questa proposta “completamente senza commenti”.

“Per quel che riguarda un potenziale incontro trilaterale, tema sollevato a Washington per qualche motivo, questa possibilità è stata semplicemente menzionata dall’inviato Usa durante i colloqui al Cremlino”, ha detto Ushakov, dichiarando che “comunque questo scenario non è stato discusso in modo specifico” e che “la parte russa ha deciso di non commentarlo completamente”.

“Proponiamo prima di tutto di focalizzarci sugli accordi per un incontro bilaterale con Trump e crediamo che sia una priorità lavorare per un incontro di successo e fruttuoso”, ha dichiarato il consigliere di Putin per la politica estera. A frenare peraltro è stato successivamente lo stesso Putin.

Per lo zar ancora non ci sono le condizioni

Che ha detto che si è ancora “lontani” dal creare le condizioni per un vertice con Zelensky. “Ho già detto più volte che non ho nulla in contrario, in generale è possibile. Ma affinché ciò accada, devono essere create determinate condizioni. Purtroppo siamo ancora lontani dal creare tali condizioni”, ha spiegato il presidente russo.

Sebbene alcune fonti della Casa Bianca – citate dal New York Post e da Politico – rilanciano sul coinvolgimento di Zelensky: il tycoon acconsentirà a incontrare Putin – affermano – solo se il leader del Cremlino vedrà anche il suo omologo ucraino. Ipotesi poi smentita dallo stesso Trump.

L’Europa è fuori dalla partita

Ad ogni modo il nuovo faccia a faccia tra Usa e Russia certifica ancora, se si dovesse svolgere, come l’Europa sia ai margini nella trattativa per la fine della guerra in Ucraina. E questo nonostante Zelensky chieda che anche l’Europa partecipi ai colloqui di pace tra Russia e Ucraina.

“La guerra sta avvenendo in Europa, e l’Ucraina è parte integrante dell’Europa”, ha affermato Zelensky dopo una telefonata con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. “Noi stiamo già negoziando l’ingresso nell’Unione europea”, aggiunge il presidente ucraino, “perciò l’Europa deve essere tra i partecipanti di questi rilevanti processi”.

Anche se von der Leyen nega l’evidenza

“Ho parlato con Zelensky degli sviluppi degli ultimi giorni. Abbiamo discusso dei prossimi passi da compiere per raggiungere un accordo di pace negoziato e dell’adesione futura dell’Ucraina all’Unione europea, nonché della sua ricostruzione. La posizione dell’Europa è chiara. Sosteniamo pienamente l’Ucraina. Continueremo a svolgere un ruolo attivo per garantire una pace giusta e duratura”, ha replicato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che di fatto è tagliata fuori dalla partita. Zelensky ha ribadito che Kiev è pronta per un cessate il fuoco, ma ha sottolineato che la Russia non ha ancora fornito “alcuna risposta pubblica chiara” in merito.