Imprenditore romagnolo condannato all’ergastolo per terrorismo in Libia. In Italia è ricercato per il crack milionario della “Rimini Yacht”

L’imprenditore romagnolo Giulio Lolli, soprannominato “il pirata delle truffe”, è stato condannato all’ergastolo in Libia per terrorismo e fiancheggiamento del gruppo estremista separatista Shura. Lolli, originario di Bertinoro, in provincia di Forlì, ex patron della società Rimini Yacht, nel 2010, prima di lasciare l’Italia, era finito nei guai per le doppie vendite di imbarcazioni di lusso a facoltosi clienti e per il successivo crack milionario della sua società. Una fuga durata fino ad ottobre 2017 quando Lolli è stato arrestato, nella sua abitazione di Tripoli, con l’accusa di terrorismo. L’imprenditore, secondo le autorità libiche, aveva rapporti con esponenti di primo piano della Shura di Bengasi, in particolare nel contrabbando di mezzi e armi militari. In Italia è ricercato nell’ambito delle inchieste che hanno interessato il fallimento della sua società.