Dieci anni di consulenze flop. In Alitalia vola solo Rothschild. I commissari chiamano la solita banca d’affari

I commissari incaricati di vendere Alitalia chiamano sempre e soltanto la solita banca d’affari Rothschild

Maggio 2017: Rothschild nominato advisor finanziario dai commissari di Alitalia. Marzo 2013: Rothschild nominato consulente dagli azionisti di Cai, società che controlla la ex compagnia di bandiera. Settembre 2008: Rothschild nominato advisor dall’allora commissario Augusto Fantozzi. Non c’è che dire, quando si tratta di chiedere un aiuto esterno per la vendita della disastrata Alitalia i corsi e ricorsi storici si sprecano. Peccato che la protagonista di questi “ricorsi” sia una banca d’affari che negli ultimi 10 anni non si è proprio imposta per capacità di sbrogliare la matassa. E forse è pure attraverso questa chiave che si può provare a leggere l’infinito travaglio della compagnia. Anche perché da quel lontano 2008 non è che la banca franco-inglese sia stata risparmiata da critiche.

Il precedente – All’epoca, quando era in carica il Governo di Silvio Berlusconi, fu molto contestata la valutazione che Rothschild dette agli slot di Alitalia (500 milioni di euro), asset che secondo alcuni osservatori avrebbero dovuto spingere il valore della società oltre il miliardo di euro offerto dai cavalieri bianchi messi insieme da Berlusconi stesso e riuniti in Cai. Ad andare alla carica fu soprattutto l’Istituto Bruno Leoni, allora come oggi il pensatoio più critico sulle operazioni a base di forti esborsi di denaro pubblico. Musica simile andò in onda 5 anni dopo, quando era già ampiamente chiaro il flop. Con Enrico Letta a palazzo Chigi furono gli stessi azionisti di Cai a richiamare in causa Rothschild per affidarle il compito di trovare compratori alternativi ad Air France-Klm, in quel momento intenzionata a gettare la spugna dopo anni di corteggiamento. Fu così che spuntò fuori Etihad, salutata anche dal successivo Governo di Matteo Renzi come la “salvatrice” della patria. Ennesima speranza tradita, visto l’esito delle ultime settimane. Qualcuno potrà dire che anche altri advisor in lizza, come Mediobanca e Lazard, in passato avevano incrociato i destini con quelli di Alitalia. Di sicuro Rothschild, scelta dai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, nonostante i risultati non proprio brillanti del passato si ritrova con una bella responsabilità.

I contatti – E’ appena il caso di ricordare che oggi il vicepresidente della banca d’affari è Paolo Scaroni, mentre il responsabile per l’Italia è Alessandro Daffina. Uno dei suoi uomini di riferimento continua a essere Franco Bernabè, dal 2004 al 2007 vicepresidente per l’Europa. C’è poi chi fa notare come Rothschild spesso si trovi a intermediare operazioni con controparti cinesi. E chissà che questo non voglia delineare un approdo simile anche per l’attuale Alitalia. Tra i possibili pretendenti, nei giorni scorsi, è spuntata la cinese Hainan Airlines, del gruppo Hna. Il cui consulente, in Italia, è l’ex presidente di Autostrade, Giancarlo Elia Valori, che alcuni rumors danno in movimento proprio sul dossier Alitalia.

Twitter: @SSansonetti