In pensione solo con un taglio dell’assegno: l’Opzione 41 pensata dal governo per evitare il ritorno della Fornero

Il governo pensa all'Opzione 41, un anticipo della pensione ma solamente con un taglio dell'assegno (ricalcolato con il contributivo).

In pensione solo con un taglio dell’assegno: l’Opzione 41 pensata dal governo per evitare il ritorno della Fornero

Pur di non ammettere che nel 2024 tornerà la legge Fornero, il governo è disposto a cambiare ancora una volta la pensione anticipata, ma stavolta a danno di chi aderisce. L’idea è quella di un nuovo meccanismo che favorirebbe l’uscita dal lavoro prima del previsto, ma con un taglio degli assegni. 

Dai tavoli sulle pensioni tra governo e parti sociali, per il momento, è emerso ben poco. Con diverse lamentele da parte dei sindacati. Per il prossimo anno l’ipotesi più probabile, per evitare un ritorno completo della Fornero, è la proroga della Quota 103, che sta avendo però poco successo.

Non ci sono soldi per altri interventi, anche se l’esecutivo vorrebbe evitare di dover tornare completamente alla legge Fornero. E per questo sta pensando a una Opzione 41. Non la Quota 41, troppo costosa. Ma, come spiega la Repubblica, una uscita con 41 anni di contributi versati ma a fronte di un ricalcolo dell’assegno completamente contributivo, come succede per Opzione donna.

Questa misura costerebbe meno, ma vedrebbe un taglio agli assegni dei pensionati. L’idea non è ancora stata prospettata ai sindacati, a cui per ora si continua solamente ad assicurare che la Quota 41 si farà entro la fine della legislatura. 

Pensione, il governo fa di tutto per poter dire che non torna la legge Fornero

Il timore, soprattutto da parte della Lega, è che ci sia un ritorno completo e secco della legge Fornero dal 2024, come detto anche dal segretario della Cgil Maurizio Landini. Quindi si vuole puntare o alla proroga della Quota 103 (per la quale sono state accolte sole 14mila domande finora) oppure all’Opzione 41, quindi la Quota 41 con un ricalcolo contributivo.

Quanto costa ai pensionati l’Opzione 41

Il governo sta quindi pensando all’Opzione 41, ma quanto costerebbe ai pensionati? Repubblica ha riportato delle simulazioni di Smileconomy per capirlo, prendendo in considerazione due lavoratori con uno stipendio netto di 2.500 euro: uno che compie 61 e uno che compie 66 anni nel 2024.

Per il 66enne l’Opzione 41 vorrebbe dire anticipare la pensione di un anno: aspettando quella di vecchiaia avrebbe un assegno da 1.967 euro a mese, con l’Opzione 41 scenderebbe a 1.863, ovvero 204 euro in meno.

Passando al 61enne, l’anticipo sarebbe di un anno e dieci mesi e l’assegno passerebbe da 1.849 a 1.548 euro al mese: quindi 301 euro in meno. Per le donne l’anticipo sarebbe persino minore, ma con cifre simili. In sostanza si perdono dai 200 ai 300 euro al mese, ovvero un taglio tra il 10% e il 16%,