In sei mesi le crisi di imprese aumentate del 29%

Nel primo semestre di quest’anno gli iter in materia di crisi di imprese sono aumentati del 29%, dai 5.505 del 2024 ai 7.116 del 2025

In sei mesi le crisi di imprese aumentate del 29%

Sono in crisi le imprese. Non ci sono solo i dati sulla produzione e il fatturato industriale a dirci che le nostre imprese arrancano e che evidentemente il motto con cui Giorgia Meloni si era presentata al suo esordio da premier in Parlamento tre anni fa, ovvero “non disturbare chi vuole fare”, è fallito. Zero politica industriale, zero investimenti. E ora il sistema produttivo arranca.

Dati impietosi per le imprese

Nel primo semestre di quest’anno gli iter in materia di crisi d’impresa sono aumentati del 29%, passando dai 5.505 registrati nel periodo gennaio-giugno 2024 ai 7.116 dello stesso periodo 2025. In tutto il 2024 le procedure concorsuali erano state 11.701, in crescita del 22% rispetto all’anno precedente. L’incremento prosegue infatti ininterrottamente da quattro anni e segnala le difficoltà delle imprese in una congiuntura che continua ad essere caratterizzata da instabilità geopolitica, guerre e aumento dei costi energetici.

A dircelo è il Report predisposto dall’Osservatorio crisi d’impresa di Unioncamere (sulla base di dati Infocamere) che monitora l’apertura delle procedure disciplinate dal Codice della crisi. Si tratta quindi di aziende in difficoltà già da qualche tempo ma che vengono censite quando l’iter concorsuale avviato in tribunale viene comunicato al Registro delle imprese oppure quando viene chiesto l’accesso alla composizione negoziata.

Urso ha finito i soldi per Transizione 5.0

Intanto il ministro Adolfo Urso ha convocato per martedì prossimo un incontro con le principali associazioni d’impresa per un confronto su Transizione 5.0 alla luce dell’esaurimento delle risorse disponibili. Avanti, così.