Individuato il minorenne che avrebbe spruzzato lo spray urticante nella discoteca di Corinaldo. Restano gravissimi 7 feriti. Carabinieri: 680 i biglietti venduti, ma c’era posto per 459 persone

In corso l'inchiesta sulla tragedia nella discoteca di Corinaldo

E’ stato identificato dai Carabinieri il minorenne che avrebbe spruzzato lo spray urticante all’interno della discoteca “Lanterna Azzurra Clubbing” di Corinaldo, in provincia di Ancona, prima del concerto del dj set di Sfera Ebbasta, provocando, nella notte tra venerdì e sabato, il panico e la calca che ha poi portato alla morte di sei persone e il ferimento di altre 100. Il ragazzino, al momento in stato di fermo per droga, è stato individuato sulla base delle testimonianze e di alcuni video sarà sentito a breve dalla Procura dei minorenni.

Intanto è stato chiarito il numero di biglietti che erano stati venduti per il concerto finito in tragedia: 680 e quasi 500 quelli staccati.  “La capienza della sala del concerto – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza – è di 459 persone, due le sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile. La cifra di diffusa ieri di circa 1.400 biglietti si basava sui numeri delle matrici”.

Stabili, ma ancora gravissime, le condizioni dei 7 pazienti in prognosi riservata ricoverati all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona per le lesioni (traumi da schiacciamento) riportate nella calca. Si tratta di giovani, tenuti in coma farmacologico, che potrebbero avere subito lesioni anche per mancanza di ossigeno. Stabili, tra gli altri, anche le condizioni di due ragazzi ricoverati in codice giallo, ma tenuti sotto stretta osservazione.

“Le condizioni dei pazienti – ha spiegato Roberto Papa, il medico che ha coordinato le attività di emergenza dell’ospedaleTorrette – sono stabili rispetto a ieri e per tutti loro permane la prognosi riservata i medici li sottoporranno a ulteriori accertamenti prima di poter fornire ulteriori aggiornamenti”.

L’inchiesta della Procura di Ancona si sta muovendo due due fronti, con diverse ipotesi di reato. Gli inquirenti del capoluogo marchigiano indagano su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino; dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca. I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray quelle di morte come conseguenza di altro reato o l’omicidio preterintenzionale. Nel caso dei gestori della discoteca, l’omicidio colposo.