Intesa tra pubblico e privato. Per Emanuele va fatto di più. La Fondazione Roma organizza eventi di livello ormai in tutto il Sud e persino in Africa senza aiuti pubblici

C’è solo da plaudire agli sforzi del ministro Franceschini, ma alle condizioni attuali il rapporto tra pubblico e privato nella gestione dei beni culturali non “può produrre ancora risultati concreti”. Ne è convinto Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, intervenuto agli Stati Generali della cultura, organizzati giovedì scorso dal Sole 24 Ore. Forte di esperienze dirette, come quelle alla guida del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale, dal museo dell’Africa italiana a ‘Icastica’, Emanuele ha le carte in regola come nessun altro per fare il punto della situazione. E sul rapporto tra pubblico e privato il bilancio è negativo. “La Fondazione Roma – ha poi aggiunto Emanuele – che ora si è espansa in altre parti del Paese, fa il meglio che si possa fare, dalle mostre alla poesia e alla musica. Si è spinta a Napoli, Palermo, Catania e persino il Nord Africa con la ricostruzione della Cattedrale di Sant’Agostino d’Ippona.