La pioggia di bombe statunitensi non piega l’Iran. Khamenei promette vendetta e assicura: “Il programma nucleare continuerà”

Iran, la pioggia di bombe statunitensi non piega Teheran. Khamenei promette vendetta e assicura: "Il programma nucleare continuerà"

La pioggia di bombe statunitensi non piega l’Iran. Khamenei promette vendetta e assicura: “Il programma nucleare continuerà”

È un’escalation militare senza precedenti quella che si sta consumando in Medio Oriente, con Stati Uniti e Israele impegnati in attacchi mirati contro l’Iran. Al centro del conflitto, ancora una volta, il nucleare iraniano. Le tensioni hanno raggiunto un punto di non ritorno con l’attacco americano sferrato nella notte tra sabato e domenica contro tre siti nucleari in territorio iraniano, provocando – secondo quanto affermato dal presidente Donald Trump – “danni monumentali”.

In un messaggio pubblicato sul social Truth, Trump ha fatto riferimento a immagini satellitari che mostrerebbero gravi danni al sito nucleare sotterraneo di Fordo, protetto da strutture in cemento armato incastonate nella roccia. “Il danno maggiore si è verificato molto al di sotto del livello del suolo”, ha dichiarato il presidente, definendo l’operazione un “centro perfetto”.

L’Iran promette vendetta e assicura: “Il programma nucleare continuerà”

Nonostante i bombardamenti, l’Iran ha annunciato l’intenzione di proseguire il proprio programma nucleare. Lo ha dichiarato il Vice Ministro degli Esteri, Saeed Khatibzadeh, citato dall’agenzia Tasnim: “Teheran continuerà l’arricchimento dell’uranio”, ha affermato, ribadendo la linea dura del governo, anche dopo l’attacco ai tre impianti strategici.

La reazione della Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, non si è fatta attendere. Sui social, Khamenei ha definito i raid israeliani iniziati lo scorso 13 giugno “un grave errore” e “un grave crimine”. In un post corredato dall’immagine di un teschio e di missili in volo, ha dichiarato che “il nemico sionista viene punito in questo momento”, riferendosi a un attacco missilistico condotto contro Israele, il cui unico proiettile è stato però intercettato.

Israele colpisce in Iran, Mosca si muove

Intanto, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno confermato di aver avviato operazioni aeree contro infrastrutture militari nella città iraniana di Kermanshah. “L’aviazione sta colpendo siti infrastrutturali militari”, hanno dichiarato in una nota diffusa su Telegram. L’obiettivo sembra essere quello di neutralizzare eventuali capacità di risposta da parte iraniana.

Sul fronte diplomatico, Teheran ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Durante l’incontro, l’ambasciatore iraniano Amir Saeid Iravani ha accusato gli Stati Uniti di aver lanciato “una guerra con pretesti assurdi e inventati”, sostenendo che Washington stia cercando di impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari senza prove concrete.

Nel frattempo, si rafforza l’asse tra Iran e Russia. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi – in visita a Mosca – ha annunciato che i due Paesi stanno “coordinando le loro posizioni” sull’attuale crisi.

Khamenei promette una risposta “decisa”

A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato il nuovo capo delle forze armate iraniane, generale Amir Hatami, che ha promesso una risposta dura agli attacchi. “Ogni volta che gli americani hanno commesso crimini contro l’Iran hanno ricevuto una risposta decisa, e sarà lo stesso anche stavolta”, ha dichiarato all’agenzia Fars.

Il mondo guarda ora con crescente preoccupazione agli sviluppi di un conflitto che potrebbe infiammare l’intera regione. La rappresaglia iraniana sembra solo una questione di tempo.