Nei vaccinati la probabilità di contrarre l’infezione si riduce del 76%. Del 93% l’ospedalizzazione e del 96% i ricoveri in terapia intensiva e i decessi

La maggior parte dei casi di positività degli ultimi 30 giorni, secondo gli ultimi dati dell'Iss, è riferibile a persone non vaccinate.

Nei vaccinati la probabilità di contrarre l’infezione si riduce del 76%. Del 93% l’ospedalizzazione e del 96% i ricoveri in terapia intensiva e i decessi

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di Sanità sull’efficacia dei vaccini, la maggior parte dei casi di positività degli ultimi 30 giorni è riferibile a persone non vaccinate. Le persone completamente vaccinate riducono del 76% la probabilità di contrarre l’infezione, del 93% l’ospedalizzazione e del 96% i ricoveri in terapia intensiva e i decessi.

Un altro contributo alla protezione dalla variante Delta sarà dato dalle terze dosi. L’Aifa ne ha autorizzato l’uso, ma al momento solo per alcune fasce di popolazione particolarmente a rischio, una platea di circa 9 milioni di persone. Si partirà dagli immunodepressi (circa 3 milioni) che potranno ricevere la terza dose ad almeno 28 giorni di distanza dalla precedente. Poi si passerà agli over 80 (circa 4,5 milioni di persone) e ai residenti delle Rsa: queste categorie riceveranno la terza dose a distanza di almeno sei mesi dall’ultima. Si inizierà a fine settembre.

Sempre secondo l’ultimo report del Commissario per l’emergenza Covid-19 (qui i dati), i due terzi della popolazione italiana ha completato la vaccinazione contro il Coronavirus. Anche se a un ritmo decisamente inferiore rispetto agli scorsi mesi, la campagna vaccinale prosegue verso l’obiettivo del governo di proteggere almeno l’80% della popolazione vaccinabile (quindi dai 12 anni di età in su) entro la fine di settembre.

Se prendiamo in considerazione la popolazione generale, il 67% (39,6 milioni di persone) ha completato il ciclo di vaccinazione, mentre contando somministrazioni monodose – tramite Johnson & Johnson o per chi ha già contratto l’infezione e ha bisogno di una sola dose – è parzialmente protetto il 73,7% della popolazione. Considerano gli over 12 – la parte di popolazione oggetto delle vaccinazioni – la percentuale dei completamente vaccinati sale al 73,5%, mentre quella di chi ha ricevuto almeno una dose arriva all’81,8%.

Negli ultimi sette giorni sono stati somministrate in media poco di più 254mila dosi al giorno: a questo ritmo ci vorrebbero circa DUE settimane per arrivare ala soglia dell’80% fissata dal governo, entro settembre quindi, in linea con l’obiettivo fissato. A livello regionale, le coperture sono diverse. Alcune regioni sfiorano l’80% di over 12 vaccinati, come Lombardia (79%), Lazio (78,7%) e Molise (78,4%), mentre altre sono sotto il 70% di copertura come Calabria (68,2%), Provincia autonoma di Bolzano (66,6%) e Sicilia (66,1%).

Alla luce della diffusione della variante Delta, più contagiosa e aggressiva delle precedenti, la percentuale dell’80% di copertura vaccinale potrebbe non bastare a garantire un autunno tranquillo. Ecco perché in base al ritmo della campagna e ai dati epidemiologici, dopo aver allargato quanto più possibile la platea del Green Pass, il Governo potrebbe decidere per l’obbligo vaccinale.