Istat import energia +193,8%, perché raddoppiano gli acquisti da Mosca?

Istat import energia +193,8%: in relazione al commercio extra europeo, risultano essere raddoppiati gli acquisti da Mosca.

Istat import energia +193,8%, perché raddoppiano gli acquisti da Mosca?

Istat import energia +193,8%: in relazione al commercio extra europeo, risultano essere raddoppiati gli acquisti da Mosca. Cosa è successo?

Istat import energia +193,8%, perché raddoppiano gli acquisti da Mosca?

Nel mese di aprile, il commercio extra europeo dell’Italia rispetto alle importazioni di prodotti energetici ha subito un’impennata del 193,8% su base annua. Per quanto riguarda gli acquisti dalla sola Russia, invece, questi hanno registrato una crescita del 118,8% mentre l’acquisto dai Paesi OPEC è aumentato di +109,6%. Gli incrementi tendenziali diffusi dall’Istat risultano essere incredibilmente più elevati se confrontati con la media delle importazioni dai Paesi extra UE27.

In un quadro analogo, intanto, le importazioni dal Regno Unit appaio in leggero calo, mostrando una diminuzione di -2,6%, mentre le esportazioni dell’Italia verso la Russia sono state colpite da una flessione annua pari al 48,4%.

I dati diffusi dall’Istat

Oltre alla segnalazione dell’Istat sull’import energia +193,8%, è stato precisato che è aumentato in modo esponenziale anche il deficit in campo energetico dell’Italia. Ad aprile, infatti, secondo quanto emerge dai più recenti dati Istat, il disavanzo è toccato una cifra di 8,862 miliardi a fronte dei 2,901 miliari registrati nel corso dell’anno precedente.

L’Istituto Nazionale di Statistica, inoltre, ha segnalato che gli acquisti di prodotti energetici hanno contribuito per oltre due terzi all’incredibile incremento tendenziale dell’import italiano dai Paesi extra UE (+59,3%). In questo modo, quindi, il deficit energetico si è ampliato in modo rapido e considerevole, arrivando a superare i 30 miliardi di euro soltanto nei primi quattro mesi del 2022.

In una nota diffusa dall’Istat, poi, è stato riportato quanto segue: “Nel complesso ad aprile le esportazioni verso i paesi extra Ue hanno proseguito la loro crescita su base mensile, ininterrotta da inizio anno e trainata soprattutto dalle vendite di energia e beni di consumo non durevoli. Su base annua, la crescita dell’export è in netto rallentamento (+11,8%, era +22,2% a marzo); tale dinamica, tuttavia, è in parte condizionata dalle operazioni occasionali a elevato impatto (cantieristica navale), registrate ad aprile 2021, al netto delle quali la crescita è più sostenuta (+13,6%)”.