L’Istituto superiore di Sanità nel mirino della Corte dei Conti. Mancano il piano delle attività, la modifica statutaria e il regolamento di contabilità

Per i giudici all'Istituto superiore di Sanità mancano il piano delle attività, la modifica statutaria e il regolamento di contabilità.

L’Istituto superiore di Sanità nel mirino della Corte dei Conti. Mancano il piano delle attività, la modifica statutaria e il regolamento di contabilità

L’Istituto superiore di Sanità dall’inizio della pandemia è in prima fila nella gestione dell’emergenza coronavirus in Italia. Si occupa della sorveglianza dei dati epidemiologic,i forniti da Regioni e Province Autonome, per la mappatura sul territorio nazionale della diffusione del virus, e ha avuto uno stanziamento straordinario di quattro milioni di euro per il 2020. Stessa somma prevista nel 2021 e nel 2022, oltre all’assunzione di 50 unità di personale a tempo determinato.

Responsabilità e risorse dunque per l’Istituto superiore di sanità. L’ente presieduto da Silvio Brusaferro (nella foto) continua però ad essere privo di un aggiornato Piano triennale delle attività. Ad evidenziarlo è la Corte dei Conti, che ha appena ultimato il controllo sulla gestione finanziaria dell’Iss. L’Istituto è dunque in prima linea senza uno strumento che i magistrati contabili, nella relazione inviata al Parlamento, definiscono indispensabile per determinare l’azione strategica delle stesso ente.

La Corte dei Conti ha inoltre evidenziato che, nel corso dell’esercizio 2019, l’Istituto superiore di sanità non ha portato a termine il processo di adeguamento dell’assetto ordinamentale alla nuova configurazione di ente di ricerca, come stabilito dal degreto legislativo N. 218 del 2016, con la modifica dello Statuto, che rimane invece invariato dal 2014, e con l’approvazione di un nuovo Regolamento di contabilità, tuttora in fase di studio.

Sul fronte strettamente economico, invece, i magistrati hanno rilevato che la gestione finanziaria 2019 dell’Iss presenta un avanzo di 103.234 euro, notevolmente diminuito rispetto all’avanzo di 618.153 euro del 2018, per effetto del rimborso di mutui e della crescita degli investimenti. L’avanzo di amministrazione a fine esercizio 2019 è poi pari a 72,03 milioni di euro (71,04 milioni nel 2018), e l’avanzo economico ammonta a 845.094 euro, in diminuzione rispetto al 2018 (1,06 milioni).

Inoltre il patrimonio netto dell’Istituto superiore di Sanità a fine esercizio 2019 ammonta a 72,02 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 71,17 milioni del 2018. Per quanto riguarda poi i trasferimenti statali ammontano complessivamente a 158.116.962 euro nel 2019, mentre erano stati 147.686.422 euro nel 2018. La magistratura ha infine posto attenzione alle partecipazioni societarie.