In Italia ormai nessuno vuole avere più figli. Dal 1861 a oggi mai così poche nascite

La famiglia Anania con 16 figli ospite a Sanremo tre giorni fa deve essere considerata davvero come un’opera d’arte dopo il quadro che emerge dal rapporto Istat. In Italia calano le nascite, per la prima volta anche fra le mamme straniere che finora hanno tenuto alto il livello demografico, e calano pure i decessi. Cinquemila neonati in meno nel 2014 rispetto all’anno precedente e circa quattromila morti in meno. La popolazione residente ha raggiunto i 60 milioni 808 mila residenti (compresi 5 milioni 73 mila stranieri) al primo gennaio 2015 mentre i cittadini italiani continuano a scendere – come ormai da dieci anni – e hanno raggiunto i 55,7 milioni (-125 mila rispetto all’anno precedente).
NASCITE E DECESSI
Sono 509 mila le nascite, il livello minimo dall’Unità d’Italia. I morti sono 597 mila unità. Il tasso d’incremento naturale è di 1,4 per mille. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,39, come nel 2013 (nel 2010 era 1,46) a fronte di una media Ue di 1,58 (2012); per le straniere 1,91 (a queste è attribuito il 19% delle nascite totali), nel 2013 era il 2,1. L’età media al parto sale a 31,5 anni.
Il tasso di natalità è di 8,4 per mille (era 8,5 nel 2013); al Trentino Alto Adige il primato per natalità (9,9), segue la Campania (8,9). Agli ultimi posti la Liguria (6,9) e la Sardegna (7,1). In Liguria anche il più alto tasso di mortalità (13,2 per mille).

AUMENTA LA POPOLAZIONE
Leggero incremento della popolazione residente dello 0,4 per mille, il ritmo di crescita più basso negli ultimi dieci anni. Appena 26 mila unità in più.