Kiev rivela l’identità di 600 agenti segreti russi. Online una lista di ufficiali dell’Fsb accusati di attività criminali. Per ora da Mosca nessuna conferma

Kiev rivela l'identità di 600 agenti segreti russi. Online una lista di ufficiali dell'Fsb accusati di attività criminali.

Kiev rivela l’identità di 600 agenti segreti russi. Online una lista di ufficiali dell’Fsb accusati di attività criminali. Per ora da Mosca nessuna conferma

Sono seicento gli ufficiali in forza all’Fsb, l’agenzia russa per la sicurezza interna e il controspionaggio, che secondo Kiev sono coinvolti “nelle attività criminali dell’aggressione all’Europa”.

Secondo Kiev 600 agenti dell’Fsb sono coinvolti “nelle attività criminali dell’aggressione all’Europa”

Il Direttorato per l’Intelligence del Ministero della difesa ucraino ha così diffuso attraverso internet i dati personali degli stessi, pubblicando una lista con nomi e cognomi, luogo e data di nascita, indirizzo, numero di telefono, Sim card a disposizione, e persino numero di targa delle auto di proprietà e riferimenti del passaporto. Tutto online sul sito del Servizio Segreto dell’Ucraina e su Facebook, specificando: “Ogni cittadino europeo dovrebbe conoscere i loro nomi”.

Al momento non risultano particolari commenti sulla vicenda che, se confermata l’attendibilità del lungo elenco, sembra rappresentare un colpo pesantissimo all’intelligence russa, che opera anche nelle ex repubbliche sovietiche come l’Ucraina.

L’Fsb è inoltre la fonte principale di intelligence utilizzata da Vladimir Putin per pianificare l’invazione di Kiev e il direttore dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov (nella foto) ha dichiarato che la sua agenzia aveva una serie di risorse all’interno del Cremlino, essendo “riuscita a infiltrarsi in molti settori delle principali istituzioni militari, politiche e finanziarie russe”.

Una guerra dunque anche di spie. Attendibile o meno la lista, occorrerà ora vedere come reagirà la Russia a quello che è comunque e indubbiamente un sonoro ceffone ricevuto dall’Ucraina.