La Capitale dei teatri chiusi. Dopo il Covid una crisi infinita

La denuncia dell'attore Carlo Verdone ha riacceso i fari sul Teatro Eliseo. Ma non va meglio dal Valle al Globe.

La Capitale dei teatri chiusi. Dopo il Covid una crisi infinita

Il Covid non ha aiutato, ma la crisi dei teatri romani sembra venire da lontano. Lo sfogo-denuncia di Carlo Verdone ha il grande merito di riaccendere i riflettori sulle tante strutture chiuse nella Capitale. L’attore e regista ha parlato di uno dei teatri storici di Roma oggi non attivo, parlando del Piccolo Eliseo e dell’Eliseo. Proprio al Piccolo Eliseo di via Nazionale Verdone si era esibito per due stagioni all’inizio degli anni Ottanta. E oggi quello che racconta è invece il grande rammarico per due teatri di fatto abbandonati o quasi.

Il Covid non ha aiutato, ma la crisi dei teatri a Roma sembra venire da lontano

“Tornare all’Eliseo grande e a quello piccolo e trovarli vuoti, senza programmazioni, senza alcun botteghino, chiusi da inferriate con i lucchetti mi ha fatto rabbia”, ha scritto l’attore. “Perché gettare nel dimenticatoio luoghi di gran cultura?”, si chiede denunciando la chiusura di questi due teatri storici romani e di tanti altri che negli anni sono stati abbandonati o che non hanno ripreso l’attività dopo la mazzata del Covid e dei lockdown.

Verdone ha acceso i fari su un tema, quello dei teatri chiusi, di cui troppo poco si parla. Il problema, infatti, non è solo affettivo e non riguarda solo l’Eliseo. Sono tanti gli impianti oggi chiusi, alcuni anche storici. Uno dei casi più eclatanti è quello del Teatro Valle che, dopo anni di occupazione con molte attività svolte al suo interno, è ormai chiuso da tempo. Un declino, quello del Valle, iniziato da più di dieci anni e proseguito con il mancato rilancio. L’accordo con gli occupanti è servito a liberare nuovamente la struttura, ma senza alcun beneficio considerando che è rimasta inattiva.

La denuncia di Carlo Verdone ha riacceso i fari sull’Eliseo. Ma non va meglio dal Valle al Globe

Ora il progetto è stato rilanciato e il Campidoglio ha assicurato che tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 il Teatro Valle dovrebbe riaprire, dopo i lavori di ristrutturazione necessari. C’è poi il caso denunciato da Verdone, quello dell’Eliseo. Che, in realtà, non è del tutto chiuso, avendo negli scorsi mesi ospitato alcuni eventi o iniziative politiche. Ma non ci sono più spettacoli, da ormai oltre tre anni. Dal 2020, quando il teatro è stato costretto alla chiusura per il Covid. La crisi del’Eliseo parte da lontano e dopo diverse difficoltà i due teatri erano ripartiti nel 2018, con la direzione e l’acquisto da parte di Luca Barbareschi.

La situazione, poi, si è complicata e dal 2020 il teatro è praticamente fermo, nonostante qualche voce che parla dell’arrivo di nuovi proprietari. Capitolo, forse, ancora più critico è quello del Globe: dopo il crollo di una scala e il ferimento di 12 tra studenti e insegnanti nel settembre del 2022, la struttura è stata sequestrata e non è agibile. Il teatro reso popolare da Gigi Proietti è chiuso e ora si rischia l’abbattimento, contro il quale è partita una raccolta firme. L’ipotesi è quella di distruggere l’attuale struttura in legno nel cuore di Villa Borghese per costruire un nuovo teatro.

Tra i teatri chiusi non può mancare nell’elenco quello storico Della Cometa, a via del Teatro Marcello. E tanti altri ancora ce ne sono nella Capitale. E il problema non è solo romano, come ha mostrato Report negli scorsi mesi: i teatri chiusi in Italia sono ben 428. Spesso – problema comune anche alla Capitale – perché mancano i fondi per il restauro: una spesa non di poco conto trattandosi di edifici storici con tanto di vincolo delle soprintendenze.