La curva epidemiologica rischia di sfuggire di mano. Conte: “Abbiamo adottato misure severe ma necessarie per contenere i contagi”

“Non abbiamo adottato misure secondo un criterio arbitrario, né operato una gerarchia di valori tra le attività, l’insieme delle misure va valutato in termini unitari e complessivi, come pure gli effetti non dovranno essere valutati in questi giorni ma nell’arco di due settimane. Tutte le misure messe in campo rispondono alla necessità di tenere sotto controllo la curva dei contagi e mitigare la diffusione della pandemia. Siamo pienamente consapevoli che si tratta di misure severe ma le riteniamo necessarie per contenere i contagi, diversamente la curva epidemiologica è destinata a sfuggire completamente di mano”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del question time alla Camera.

“Il quadro europeo relativo alla diffusione del Covid-19 è allarmante – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, molti paesi presentano un notevole incremento di casi positivi e in queste ore anche Francia e Germania sono state costrette a preannunciare severe misure restrittive. In Italia nonostante le misure adottate la diffusione del contagio ha raggiunto un picco massimo di 21.994 casi ieri, e si osserva un progressivo peggioramento dell’epidemia segnalato ormai da 12 settimane. Allo Stato, l’epidemia in rapido peggioramento risulta compatibile a livello nazionale con lo scenario di tipo 3 con rapidità di progressione maggiore in alcune regioni. Per lo scenario 3 si prevede possibilità di interruzioni di alcune attività maggiormente a rischio, incentivazione del lavoro agile, possibilità di lezioni scansionate e Dad”.

“A tali misure – ha detto ancora il premier – si è attenuto il governo nell’adozione del recente Dpcm, non solo, una volta elaborato il quadro delle nuove misure il ministro della Salute ha inviato la bozza al Cts sollecitando un parere degli esperti. Il Cts lo stesso giorno, leggo letteralmente, dopo ampia analisi condivide i provvedimenti formulando alcune osservazioni che il governo ha recepito”.

“Queste restrizioni che anche altri partner europei hanno adottato – ha spiegato ancora Conte nel suo intervento alla Camera -, rispondono a una precisa strategia del governo volta a gestire la pandemia senza rimanere sopraffatti. L’esperienza ci insegna che tutelando la salute pubblica, noi preserviamo anche meglio il tessuto economico del Paese. Ridurre le occasioni di contagio in questo momento rappresenta l’unica possibilità che abbiamo da un lato per consentire la tenuta del sistema sanitario, dall’altro scongiurare un lockdown generalizzato che danneggerebbe in misura maggiore l’economia del Paese”.

“Abbiamo predisposto un insieme di interventi volti a rafforzare la risposta sanitaria all’emergenza epidemiologica. Sono stati stanziati 30 milioni per favorire la somministrazione di tamponi rapidi presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Credo sia stato annunciato il rinnovo del contratto categoria che faciliterà il coinvolgimento nei medici e pediatri nella somministrazione dei tamponi”.