La curva riprende a salire. Individuati 402 positivi nelle ultime 24 ore. Oltre la metà tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Indice Rt sopra a 1 in 11 regioni

Lieve aumento dei contagi da Coronavirus in Italia. I nuovi positivi individuati nelle ultime 24 ore sono 402, 18 in più rispetto a ieri e 58.673 tamponi processati. Un numero che porta a 249.204 il totale dei contagiati dall’inizio della pandemia. Diminuiscono, invece, i decessi, 6 contro i 10 registrati ieri. Le regioni con il maggiore numero di contagi, secondo quanto riporta il bollettino quotidiano del Ministero della Salute, sono la Lombardia (118), seguita da Emilia-Romagna (58) e Veneto (58), mentre le uniche dove non sono stati rilevati nuovi casi sono Molise e Basilicata.

Gli attualmente positivi sono 12.694, 48 in più rispetto a mercoledì, sono, invece, 762 i ricoverati con sintomi (-2 rispetto a ieri) 42 dei quali (+1 rispetto a ieri) sono in terapia intensiva. In crescita il numero di coloro che si trovano in isolamento domiciliare: 11.890, 49 in più di ieri. Il numero complessivo dei guariti e dimessi sale a 201.323, con un incremento di 347 unità nelle ultime 24 ore.

Il ministero della Salute e l’Istituto superiore della Sanità, nel monitoraggio settimanale, invitano alla cautela sottolineando che “in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante”. “Una tendenza all’aumento” dei contagi, con l’indice di trasmissione nazionale (Rt) salito a 1.01. A livello nazionale si osserva un “aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente: l’aumento è soprattutto in persone asintomatiche”. “Stime superiori ad 1 – si legge ancora nel monitoraggio – si sono registrate in undici Regioni, dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali”.

“Si ribadisce la necessità – riferisce ancora il report – di rispettare i provvedimenti di quarantena, identificando se necessario strutture dedicate, per ospitare anche le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista. In caso contrario nelle prossime settimane potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”.