La Destra sogna Trump. Alemanno e Storace invitano Lega e Fratelli d’Italia a unirsi al polo sovranista

Superare le vecchie divisioni e rilanciare la destra sul modello Trump. Gianni Alemanno e Francesco Storace hanno annunciato il polo sovranista.

Superare le vecchie divisioni e rilanciare la destra sul modello Trump. Gianni Alemanno e Francesco Storace hanno annunciato il loro progetto, molto ambizioso, che parte dalla fusione dei rispettivi partiti Azione nazionale e La Destra. Ma l’operazione è solo un primo passo: i due ex ministri cercando anche la sponda con Lega e Fratelli d’Italia “per creare insieme questo Polo, inclusivo e pluralista” con un’evidente accelerazione in ottica elettorale. In ogni caso entro il 2017 inizierà la campagna elettorale, visto che nell’ipotesi più lontana si dovrà votare entro il febbraio del prossimo anno. “In vent’anni la destra ha perso 5 milioni di voti. Noi ci rivolgiamo a tutte queste persone: alla Lega, a Fratelli d’Italia, ai Conservatori e riformisti di Fitto”, ha detto Alemanno in conferenza stampa alla Camera. “Non vogliamo essere l’ennesimo cartello elettorale, ma qualcosa di profondamente diverso: l’Italia non ha più bisogno di apparati ne’ di progetti politici affetti dai soliti personalismi, ma di un polo sovranista”.

All’evento ha partecipato anche Roberto Menia, ex sottosegretario all’Ambiente ed ex coordinatore di Futuro e Libertà. “Vogliamo essere il lievito per la rinascita del centrodestra. Nessun pentimento per i percorsi intrapresi fin qui ma la consapevolezza che in Italia manca una destra sociale e nazionale”, ha scandito. Storace ha respinto l’idea del nuovismo a tutti i costi: “Facce nuove? Sappiamo che c’è bisogno di ricambio, ma vorrei precisare che siamo più giovani di Napolitano, il grande artefice del referendum. Non e’ che passati i 50 anni non si ha più cittadinanza politica”.

La tappa fondativa è stata calendarizzata il 17-18-19 febbraio a Roma con il congresso che sancirà l’unione tra i soggetti politici di Alemanno e Storace. Il modello? Semplice: si va dall’America di Trump alla Russia di Putin. Senza dimenticare la “spinta conservatrice che ha portato la Gran Bretagana alla Brexit”, si legge nel manifesto di presentazione dell’iniziativa. L’appello è ovviamente rivolto anche alle forze sociali, come movimenti, associazioni e liste civiche alla ricerca di alternative alla sinistra di Renzi e al Movimento 5 Stelle. La prima battaglia è stata già individuata: sostenere il Sì al referendum abrogativo delle norme sui voucher e sugli appalti, voluto dalla Cgil. E la convergenza con il sindacato rosso ha un obiettivo preciso: “Dare un segnale di popolo contro la legge truffa del Jobs Act”, spiegano Alemanno e Storace nel documento comune che hanno sottoscritto.