Qualunque cosa succeda, un terremoto, un drone che vola, whatsapp che non funziona, “ha stato Putin”. La chiamano guerra ibrida. Ma che è ‘sta cosa?
Luca Bussi
via Facebook
Gentile lettore, dal dizionario Trecani-Duegatti: “Dicesi guerra ibrida una malattia virale caratterizzata da visioni oniriche, per cui appaiono oggetti inesistenti o si credono reali fatti immaginari (vedasi ipnosi o delirio di massa). I soggetti malati tendono a negare le evidenze logiche. Spesso, durante le epidemie, emergono personalità politiche miranti a sfruttare i deliri popolari”. Purtroppo le attuali cure si dimostrano poco efficaci. Per esempio pare che Ursula von der Bomben sia andata da un famoso psichiatra, il quale le ha chiesto: “E questi droni russi, li vede anche adesso? Sono qui nella stanza?” “Sì, dottore, ce n’è uno molto grosso che vola sulla sua testa”. Il Cancelliere Merz in visita a Kiev, portato a vedere le ville comprate coi soldi europei dai ladroni amici di Zelensky, alla vista dei bidet d’oro massiccio ha esclamato: “No, no, sono d’ottone!” Un altro episodio riguarda le tigri della Siberia. Secondo un noto quotidiano torinese “le tigri amate da Putin sono affamate” (colpa dell’economia di guerra) e aggrediscono la gente nei centri abitati, per cui lo Zar avrebbe deciso di mandarle di nascosto a Berlino, Londra, ecc. Poi ci sono i furbetti. Prenda Macron durante la visita di Zelensky a Parigi: “Dài, Volodimir, comprati un centinaio di jet supersonici francesi, così vinci la guerra”. “Ma non tengo dinero. Come li pago?” “Ma nun te preoccupà, li paga l’Europa, no?” “Ah, allora affare fatto”. È tutta guerra ibrida.
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