La Lega batte in ritirata sul decreto Covid e rinuncia a tutti gli emendamenti presentati alla Camera. Draghi la spunta su Salvini al fotofinish e così evita il voto di fiducia

Il Carroccio aveva presentato alla Camera diverse modifiche ma Draghi la spunta su Salvini al fotofinish e così evita il voto di fiducia

La Lega batte in ritirata sul decreto Covid e rinuncia a tutti gli emendamenti presentati alla Camera. Draghi la spunta su Salvini al fotofinish e così evita il voto di fiducia

Nonostante le polemiche e le prese di posizione della Lega, alla fine sul decreto legge Covid non ci sarà il voto di fiducia. Dopo voci che si sono rincorse per giorni, alla fine è arrivata la luce verde dal Parlamento dove sono stati ritirati tutti gli emendamenti proposti dalle forze di maggioranza, evitando quindi lo scontro frontale con il governo di Mario Draghi.

Alla Camera sul decreto legge Covid che contiene le norme sul Green pass, c’erano circa 50 emendamenti da discutere. Ma se inizialmente l’intesa sembrava una missione impossibile, alla fine e dopo lunghe interlocuzione iniziate ieri e concluse in tarda mattinata si è trovata la quadra. Gli emendamenti provenivano dalla Lega, l’unica forza nella maggioranza ad averne presentati in aggiunta a quelli dell’opposizione.

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A dare notizia del ritiro degli emendamenti da parte del Carroccio è stato il leghista Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio. “Ritirati emendamenti maggioranza. A seguito di ciò il governo ha detto che non ci sarà fiducia e si potrà discutere in aula il decreto Green Pass. Mi sembra doveroso per un minimo rispetto al Parlamento”, ha scritto in un tweet il deputato.

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LA DECISIONE SUI TAMPONI

Intanto emerge che un ordine del giorno sui tamponi gratuiti salivari verrà presentato dalla maggioranza al decreto Green pass. Si tratta di una proposta lungamente caldeggiata dai governatori e chiesta dai sindacati che, stando a quanto trapela, potrebbe diventare realtà già in giornata.