La Lega si schiera con Briatore e chiede al sindaco di Arzachena di revocare l’ordinanza anti-decibel. Ma intanto si scopre che al Billionaire ci sono 6 casi di contagio

“Lo stop alla diffusione della musica su tutto il territorio di Arzachena nel pieno della stagione turistica estiva per ogni tipologia di esercizio commerciale, alberghi compresi, a mezzanotte (aree all’aperto) e all’una (locali al chiuso) imposto con la recente ordinanza del Sindaco della cittadina della Costa Smeralda è una follia”. E’ quanto ha scritto il deputato e coordinatore regionale della Lega in Sardegna, Eugenio Zoffili, in merito all’ordinanza del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda che ha deciso lo stop della musica alle 24 e un limite ai decibel.

“Flavio Briatore ha ragione – ha aggiunto l’esponente del Carroccio -, con questo coprifuoco non si prevengono assolutamente i contagi da covid ma si mette ulteriormente in ginocchio l’economia della zona messa peraltro a dura prova dalle continue scellerate decisioni del Governo Conte che nulla ha fatto per sostenere il comparto del turismo in Sardegna e in tutto il Paese. Ed e’ pure una scelta triste, musica è vita, cultura: cosi’ facendo il primo cittadino tinge di grigio i colori, l’entusiasmo e la consolidata voglia di fare e di intraprendenza imprenditoriale della Costa Smeralda in questa complicata fase di ripresa mancando di fiducia e rispetto al senso di responsabilità di tutti i suoi concittadini, in particolare degli operatori del settore e dei turisti di ogni fascia d’età”.

Peccato che questa mattina si sia scoperto, prima da un’anticipazione del Messaggero e poi dall’Unità di crisi Covid-19 della Regione Sardegna, che al Billionaire, il locale gestito di Flavio Briatore a Porto Cervo, si sono verificati 6 casi di contagio da Coronavirus, tra il personale e gli ospiti, e altri 57 dipendenti dello stesso locale sono stati sottoposti al tampone.

“Una cinquantina di dipendenti del Billionaire sono in auto-isolamento – spiegano dallo staff di Briatore – dopo i casi di positività accertati su alcuni lavoratori stagionali, con i quali sono stati a contatto. Sebbene siano tutti asintomatici per correttezza i nostri dipendenti si sono auto-isolati e con grande senso di responsabilità da parte di tutti si stanno seguendo le procedure previste. Tutti si trovano negli alloggi messi a disposizione per la stagione, sono assistiti e c’è chi si occupa di assecondare ogni loro necessità in attesa che l’Asl competente esegua i tamponi e renda noti gli esiti”.