La lenta risalita dei prestiti. Credito, siamo sotto ai livelli di 3 anni fa. L’Abi prevede il ritorno al segno più per gli impieghi destinati a famiglie e imprese

l credito erogato a famiglie e imprese segna una nuova risalita, ma per recuperare tre anni di cali consecutivi ci vorrà ancora tempo. Sono infatti tre anni esatti che i prestiti delle banche italiane scendono. A segnalarlo è una stima diffusa ieri dall’Abi (l’associazione delle banche nazionali). Nel maggio di tre anni fa lo stock di prestiti a famiglie e imprese era di poco superiore a 1.500 miliardi mentre a fine aprile scorso si era a 1.407 miliardi. Sono pertanto circa 100 i miliardi persi in 36 mesi. L’associazione guidata da Antonio Patuelli, registra che i nuovi finanziamenti alle imprese nel primo trimestre crescono dell’8,1%. Per le famiglie si conferma inoltre il boom dei mutui casa (+50%) nel primo trimestre. Il segnale positivo per i nuovi flussi di finanziamento alle imprese emerge da un campione Abi che rappresenta circa l’80% del sistema bancario in termini di impieghi. L’inversione di rotta per i nuovi finanziamenti alle imprese è emerso sia a febbraio che a marzo nel confronto con gli stessi mesi del 2014 ma per la conferma del trend, ha spiegato il Vicedirettore vicario di Abi Gianfranco Torriero, servirà ancora qualche mese. È questione di mesi, aggiunge l’economista, anche per il ritorno del segno positivo davanti al dato sullo stock degli impieghi. In questo caso sarà determinante l’andamento della crescita del Paese con il ritorno della domanda di finanziamenti.

FRENA LA RACCOLTA
Per quanto riguarda la raccolta, il rapporto mensile di Abi segnala una diminuzione in aprile di circa 28 miliardi rispetto a un anno prima. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, a oggi la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.693,9 miliardi con un aumento di oltre 181 miliardi.