Le Lettere

La lezione cubana

Sto studiando Storia contemporanea da autodidatta perché frequento il 2° liceo classico (ho 17 anni) e il programma non la contempla. Vorrei capire perché nel 1961 gli Usa affidarono la tentata invasione di Cuba a esuli cubani anziché all’esercito regolare.
Rino Marelli
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Gentile lettore, complimenti per la sua passione per la Storia. So che molti suoi coetanei preferiscono passare il tempo su TikTok e simili. La scelta di non utilizzare forze regolari fu presa da John Kennedy per due ordini di motivi. Il primo è che Cuba era un alleato dell’Urss. Un attacco diretto contro un satellite di Mosca avrebbe infranto la regola di non intervento nei reciprochi blocchi. In caso di guerra a Cuba, la Russia per ritorsione avrebbe potuto attaccare qualunque Paese nella sfera americana, per esempio il Giappone o la Corea del Sud. Questo avrebbe avviato un’escalation verso le armi nucleari, come infatti si temette nel ‘62, quando Mosca inviò via nave missili balistici a Cuba. Il presidente Kennedy chiamò Krusciov sulla “linea rossa”, paventando una ritorsione nucleare, e Mosca fermò le navi. Il secondo motivo per la scelta di affidare l’impresa a 1.453 esuli cubani fu che la conquista di Cuba sarebbe costata la perdita di numerose vite e questo avrebbe maldisposto l’opinione pubblica statunitense. In realtà le forze regolari Usa poi intervennero con 8 bombardieri cercando in extremis di salvare i mercenari imbottigliati nella Baia dei Porci, ma due aerei Usa furono abbattuti e gli altri ripiegarono. Da allora l’America ha smesso di scherzare con la dinamite cubana. Per finire, auguri a lei per i suoi studi.

 

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