“La relazione dell’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima. La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classificazione”. E’ quanto ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Senza l’ammissione di questo errore – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo – non sarebbe stato possibile riportare la Regione in zona arancione. Questa è la semplice verità. Il resto sono polemiche senza senso che non fanno bene a nessuno. Soprattutto a chi le fa”.
“Se da domenica la Lombardia tornerà arancione lo deve esclusivamente al fatto che noi abbiamo contestato i conteggi del governo” ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in un punto stampa in Regione con l’assessore al Welfare Letizia Moratti. “Sono indignato da quello che leggo – ha aggiunto – e dalle false notizie offensive per la Lombardia e per le persone che ci lavorano”.
Il ministro Speranza, che ha firmato la nuova ordinanza per mettere la Lombardia in zona arancione (leggi l’articolo), “pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro. Ma non potevamo accettarlo per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese”, ha spiegato l’assessore Letizia Moratti.
“Volevo anticipare che alla prossima riunione della conferenza delle Regioni – ha aggiunto Fontana parlando dei risarcimenti danni che alcune categorie hanno già annunciato di voler chiedere – avanzerò al governo la richiesta che nell’ambito del prossimo scostamento autorizzato dal parlamento venga inserita esplicitamente una somma che equivale a quello che è stato il danno che le nostre categorie hanno subito”.