La lunga notte di sangue di Gaza

Dalla Redazione

A Gaza è stato il giorno più oscuro. La città, al buio dopo la distruzione delle centrali elettriche, è stata sotto il costante attacco dei raid e dell’artiglieria di Israele, ormai determinato a chiudere del tutto la partita con Hamas. Nelle ultime 24 ore nella Striscia i morti sono stati almeno 100. Un massacro che fa salire il bilancio totale di quasi un mese di guerra a oltre 1.100 vittime palestinesi (di cui, secondo l’Onu, almeno 229 minori). E gli attacchi, da ambo le parti, ormai non guardano più in faccia nessuno.

Tanto che Israele ha colpito e distrutto un’altra scuola dell’Onu, dove si erano rifugiati dei profughi. In 20 sono stati uccisi dalle “cinque cannonate” (secondo quanto riferito dall’Urnwa) che hanno colpito l’edificio. E mentre le violenze vanno avanti si amplia il coro delle organizzazioni che chiedono una tregua. L’ultima è stata l’Olp (l’Organizzazione per per la liberazione della Palestina) che ha detto “Vogliamo tregua umanitaria senza condizioni”. Ma Hamas ha rifiutato la proposta e continua a lanciare missili. Crescono anche i morti israeliani, ieri sono state uccisi 5 soldati di Tel Aviv. In totali ne sono stati ammazzati 53 dall’inizio dell’invasione di Gaza.