La Nato apre le porte a Kiev per provocare Putin

La Nato getta benzina sul fuoco promettendo ulteriori armamenti a Kiev. Stoltenberg: "Putin non deve vincere".

La Nato apre le porte a Kiev per provocare Putin

Sembra incredibile ma mentre la Cina presenta una proposta per trovare “una soluzione politica” al conflitto in Ucraina, la Nato getta benzina sul fuoco promettendo ulteriori armamenti a Kiev e dicendosi preoccupata dal fatto che Pechino potrebbe finire per appoggiare Mosca.

La Nato getta benzina sul fuoco promettendo ulteriori armamenti a Kiev. Stoltenberg: “Putin non deve vincere”

Questo il paradosso che si è verificato ieri quando Qin Gang, in visita a Mosca, ha sostenuto che la Cina “continuerà a promuovere i colloqui di pace. Allo stesso tempo, esortiamo i Paesi interessati a smettere di gettare benzina sul fuoco il prima possibile e a smettere di addossare colpe alla Cina”.

Un appello che, però, è caduto nel vuoto visto che poco dopo è arrivata la risposta del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, non ha fatto altro che alzare ulteriormente i toni: “Putin non deve vincere. Ciò dimostrerebbe che l’aggressività funziona e che la forza viene premiata. Sarebbe pericoloso per il mondo intero”. “Dobbiamo intensificare il nostro sostegno all’Ucraina, dandole ciò di cui ha bisogno per vincere”.

Insomma parole che di certo non porteranno ad un abbassamento della tensione. Ma se possibile è ancora peggio quello che ha detto poco dopo quando ha spiegato che, secondo lui, deve essere “chiaro che il futuro dell’Ucraina è all’interno della famiglia euroatlantica”, di fatto aprendo all’ingresso di Kiev nella Nato, aggiungendo che “quando la guerra finirà dobbiamo mettere in atto accordi a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina e per garantire che la Russia non continui a intaccare la sicurezza europea”.

Medvedev avverte: “Abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare”

“La Russia sarà fatta a pezzi se interromperà l’operazione speciale senza vincere. Se gli Stati Uniti smettono di fornire armi al regime di Kiev, la guerra finirà”, ha dichiarato il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev.

“Se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia – ha aggiunto -, allora abbiamo il diritto di difenderci con qualsiasi arma, compreso il nucleare: è ovvio a tutte le forze ragionevoli che se gli Stati Uniti vogliono la sconfitta della Russia, allora siamo sull’orlo di un conflitto globale”.

“È giunto il momento di includere gli arsenali nucleari strategici di Gran Bretagna e Francia nel Trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche offensive (New START), “la sospensione (finora) è legata proprio a questo”, ha detto ancora il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.

 

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