La Nato non invierà truppe in Ucraina. Stoltenberg: “Non siamo parte del conflitto. Ma l’uso di armi chimiche da parte di Mosca avrebbe forti conseguenze”

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avvertito che l'uso di armi chimiche in Ucraina da parte di Mosca avrebbe "forti conseguenze".

La Nato non invierà truppe in Ucraina. Stoltenberg: “Non siamo parte del conflitto. Ma l’uso di armi chimiche da parte di Mosca avrebbe forti conseguenze”

“Non manderemo truppe in Ucraina”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa parlando della guerra (qui tutti gli articoli). “La Nato non è parte del conflitto, sostiene l’Ucraina, ma non è parte del conflitto”, ha aggiunto il numero uno dell’Alleanza atlantica.

Stoltenberg: “La Nato non è parte del conflitto, sostiene l’Ucraina, ma non è parte del conflitto”

“Dobbiamo comprendere che è estremamente importante dare aiuto all’Ucraina – ha aggiunto Stoltenberg -, e stiamo aumentando, ma anche estremamente importante prevenire che questo conflitto diventi a pieno titolo una guerra tra Nato e Russia e quindi il messaggio è molto chiaro da parte degli alleati: non manderemo truppe in Ucraina. L’Ucraina ha diritto all’autodifesa, secondo la carta delle Nazioni Unite, e noi la aiuteremo. Abbiamo fornito strumenti anticarro, antiaereo, droni, carburante, e sono convinto che gli alleati forniranno ulteriore sostegno”.

“Domani – ha proseguito -, mi aspetto che gli alleati acconsentiranno a fornire ulteriore supporto. Compreso l’assistenza alla sicurezza informatica. Oltre alle attrezzature per aiutare l’Ucraina a proteggersi dalle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari”.

“L’invasione del presidente Putin è brutale – ha ribadito Stoltenberg -, noi siamo determinati a fare tutto il possibile per appoggiare l’Ucraina, ma abbiamo anche un dovere, evitare l’escalation e una guerra tra Nato e Russia. Ogni utilizzo di armi chimiche cambierebbe totalmente la natura di questo conflitto, sarebbe una palese violazione del diritto internazionale e avrebbe forti conseguenze. “La Russia deve smetterla di brandire le armi nucleari”.

“L’adesione dell’Ucraina alla Nato non è in agenda”, ha aggiunto Stoltenberg  parlando del Summit di domani, “ma il sostegno all’Ucraina è in cima all’agenda e sarà uno dei principali temi della discussione”. “E’ molto doloroso quello che vediamo in Ucraina” ed è per questo, ha specificato ancora il segretario generale della Nato, che “gli alleati hanno aumentato il sostegno. E questo si aggiunge a quanto abbiamo fatto in molti anni. Mi aspetto che i leader, domani, affrontino come aumentare il nostro sostegno all’Ucraina”.

Stoltenberg: “Pechino potrebbe dare aiuto materiale per l’invasione”

“Il summit straordinario di domani affronterà anche il ruolo della Cina – ha proseguito Stoltenberg -, che ha dato sostegno politico alla Russia e l’appoggia nella diffusione della disinformazione: agli alleati verrà detto che Pechino potrebbe dare aiuto materiale per l’invasione”.

“Ci sono ora centinaia di migliaia di truppe alleate in allerta in tutta l’Alleanza. Circa 100mila truppe statunitensi in Europa. E 40mila forze sotto il comando diretto della Nato, soprattutto nella parte orientale dell’alleanza” ha aggiunto Stoltenberg. “Il tutto sostenuto da una grande potenza aerea e navale, compresi cinque gruppi d’attacco di portaerei nel Nord e nel Mediterraneo. Mi aspetto che i leader siano d’accordo nel rafforzare la posizione della Nato in tutti i campi, con importanti aumenti delle nostre forze nella parte orientale dell’Alleanza. A terra, in aria e in mare”.

“Il primo passo è il dispiegamento di quattro nuovi gruppi tattici Nato. In Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. Insieme alle nostre forze esistenti nei paesi baltici e in Polonia, questo significa che avremo otto battaglioni multinazionali della Nato lungo tutto il fianco orientale. Dal Baltico al Mar Nero” ha annunciato il segretario generale dell’Alleanza atlantica.