Una bagnarola in mezzo al mare. Stiamo parlando del Termoli Jet, un catamarano acquistato dalla regione Molise alla cifra di otto milioni di euro e ormai parcheggiato da anni nel porto di Termoli (Campobasso). Nelle intenzioni dell’ex governatore Michele Iorio avrebbe dovuto rilanciare il turismo molisano con collegamenti per la Croazia. Dopo pochi viaggi, però, l’imbarcazione ha gettato l’àncora. Per non salpare mai più.
FONDI PER TUTTI – I soldi pubblici per acquistare il catamarano e avviare un’altra lunga serie di opere inutili sono stati trovati attraverso quei finanziamenti inseriti all’interno di “un programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa nel territorio della regione colpita dagli eventi sismici (anno 2002, ndr) e da quelli metereologici (2003, ndr)…”. Interventi decisi dall’allora presidente e commissario per il sisma e l’alluvione Iorio. E molto discussi. Tanto che il Termoli Jet è stato anche al centro di vicende giudiziarie. Nel mirino della magistratura finì l’assegnazione del catamarano a una società privata senza alcun bando a evidenza pubblica. Per i giudici, però, non ci fu alcuna truffa. Tantomeno un danno erariale. Così tutti assolti e il barcone parcheggiato in porto a spese della Regione che non si riesce a liberarsi del rottame. Nel frattempo la società Ltm, inizialmente mista e poi pubblica, costituita per l’acquisto e la gestione del Termoli Jet, è stata messa in liquidazione.
PARCHEGGIO MARITTIMO – Così la Regione è rimasta con un barcone inutilizzato tra le mani. Finora nemmeno monetizzato. Perché nessuno ha risposto al bando pubblico di qualche anno fa. E nemmeno alla vendita all’asta del catamarano. Il primo tentativo c’è stato lo scorso mese di giugno quando l’asta è andata deserta; il prezzo di partenza era di 2 milioni 216 mila euro. Deserto anche il secondo tentativo di giovedì scorso, 29 settembre, a base d’asta 1 milione 883 mila euro. Una svalutazione sempre maggiore per il catamarano della regione Molise che presto dovrebbe procedere ad uno nuovo tentativo d’asta con prezzo base ulteriormente ribassato. L’imbarcazione intanto diventa sempre più vecchia. Continuando, peraltro, a pesare sul bilancio regionale. Visti anche i costi di mantenimento.
TURISTI PER CASO – Eppure il presidente Iorio sperava davvero che i collegamenti con la Croazia potessero rappresentare la chiave di volta per il turismo regionale. Fatto sta che ben presto la Termoli Jet ha dovuto fare i conti con turisti non proprio allettati dall’offerta. Dati anche i prezzi non certo low cost rispetto alla concorrenza dei porti vicini. Le poche corse salpate, correva l’anno 2004, non strabordavano certo di passeggeri. Falliti i successivi tentativi di riportarla al largo, ora rischia di andare a picco.