La Raggi non rinuncia alla funivia. La mobilità a Roma sarà più green. Collegati i grandi quartieri Casalotti e Boccea. Già finanziati 110 milioni di euro

La Raggi non rinuncia alla funivia. La mobilità a Roma sarà più green. Collegati i grandi quartieri Casalotti e Boccea. Già finanziati 110 milioni di euro

Chissà cosa penserà chi ha sempre sostenuto che la funivia Casalotti-Boccea di Roma è una pura e semplice battuta da campagna elettorale. Un’opera fortemente osteggiata dalle opposizioni che l’hanno sempre giudicata come assolutamente irrealizzabile ma che, invece, si farà. Già perché ieri è arrivato il via libera della Giunta capitolina che ha approvato l’ambizioso progetto voluto da Virginia Raggi. Così dopo il reperimento dei fondi, ben 109,5 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti, e nonostante la scadenza naturale del suo mandato, la prima cittadina della Capitale tira dritto e porta avanti l’iter necessario per la realizzazione dell’opera.

A darne l’annuncio, battendo definitivamente ogni scetticismo, è stata la grillina con un post su Facebook in cui spiega che “Casalotti è un quartiere della periferia di Roma che conosco molto bene. In questa zona per molto tempo è mancato un piano adeguato per il trasporto pubblico” tanto che “per decenni sono stati realizzati insediamenti urbani isolati, senza pensare a un adeguato collegamento col resto della città”.

LA SVOLTA. Ma tutto è cambiato con la giunta grillina che “ha cambiato prospettiva, pensando a progetti innovativi come la funivia Battistini-Casalotti” che, secondo Raggi, “servirà a raggiungere il capolinea della metro A di Battistini in modo facile e diretto, senza rimanere imbottigliati nel traffico. Con un sistema di trasporto moderno e leggero, già sperimentato con successo in tante altre città in tutto il mondo” e che ora, assicura, “realizzeremo anche a Roma”. Il progetto conferma la presenza di sette stazioni: i capolinea di Battistini e Casalotti, e cinque fermate intermedie ad Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus e Collina delle Muse.

“Le cabine arriveranno alle fermate ogni 10 secondi e questo significa che non ci saranno inutili tempi di attesa per i passeggeri. Un bel vantaggio per chi la utilizzerà” conclude la sindaca. Stando a quanto trapela, i cantieri della prima funivia di Roma potrebbero essere aperti a tempo di record ossia entro il 2022. Ad ipotizzarlo sono gli addetti ai lavori che si stanno occupando del progetto. Un iter che, dopo l’approvazione in Giunta, dovrà passare per uno step successivo con la progettazione definitiva, finanziata dallo Stato, che sarà la base per la gara d’appalto. Proprio per accelerare il più possibile i lavori, nei prossimi giorni è prevista una riunione tra tecnici di Comune e Ministero per discutere sui prossimi passi per realizzare l’opera.