La rappresaglia di Putin non si ferma più, massiccio raid su Odessa colpisce e distrugge un ospedale pediatrico

La rappresaglia di Putin non si ferma più, massiccio raid su Odessa colpisce e distrugge un ospedale pediatrico

La rappresaglia di Putin non si ferma più, massiccio raid su Odessa colpisce e distrugge un ospedale pediatrico

Continua ormai da giorni la brutale rappresaglia di Vladimir Putin per vendicare i blitz con cui le forze ucraine hanno distrutto una quarantina di bombardieri strategici in Siberia e, successivamente, hanno attaccato il ponte di Crimea. Una vendetta che ieri si è tradotta in un massiccio bombardamento su tutta l’Ucraina, inclusa la capitale Kiev, che si è concentrato soprattutto su Odessa, dove missili e droni russi hanno colpito e distrutto un ospedale pediatrico. Stando a quanto riferiscono fonti ucraine, il bilancio del raid è di almeno otto vittime, ma ci sarebbero anche decine di feriti.

A commentare l’accaduto è stato il presidente Volodymyr Zelensky, secondo cui l’attacco contro Kiev “è stato uno dei più grandi” dall’inizio della guerra. Per il leader ucraino “gli attacchi russi con missili Shahed sono più forti degli sforzi degli Stati Uniti e di altri nel mondo per costringere la Russia alla pace. Ogni notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono massicci attacchi con droni, missili da crociera e missili balistici” che causano continue mattanze. “Nel complesso, i russi hanno utilizzato 315 droni nell’attacco, 250 dei quali erano Shahed, e sette missili, di cui due balistici di produzione nordcoreana”, ha spiegato Zelensky, confermando che nel mirino è finito “persino un ospedale ostetrico di Odessa”.

La rappresaglia di Putin non si ferma più, massiccio raid su Odessa colpisce e distrugge un ospedale pediatrico

Attacchi brutali che per il vice ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, dimostrano che “la Russia rifiuta ogni sforzo concreto per la pace” e per questo è necessario che gli alleati occidentali impongano “nuove e devastanti sanzioni” per costringere Mosca a trattare la fine delle ostilità.

Parole a cui ha risposto Vladimir Medinsky, il capo della delegazione russa ai colloqui di pace a Istanbul, in Turchia, affermando che sono stati colpiti soltanto obiettivi militari e aggiungendo che “Russia e Ucraina possono raggiungere molto rapidamente un accordo a condizioni accettabili se i negoziatori di Kiev saranno guidati dagli interessi dell’Ucraina e non da quelli dell’Europa.