La rivoluzione dei trasporti a Roma: dalla Raggi 100 milioni per i bus. Commessa per l’acquisto di altri 328 nuovi mezzi. In due anni la sindaca ha acquistato 700 vetture

Prima il salvataggio dell’azienda dei trasporti capitolini e ora il suo potenziamento. Se Atac sta vivendo una seconda giovinezza lo si deve alla sindaca Virginia Raggi che prima ha lavorato per mettere i conti al sicuro e dopo è passata alla ricostruzione della flotta di autobus, sostituendo quelli a dir poco obsoleti e che tanti guai hanno causato ai cittadini. Proprio ieri è stato annunciato che a partire da agosto nelle strade della Capitale ci saranno 70 nuovi bus e che questi fanno parte di una più ampia commessa per la fornitura di complessivi 328 mezzi acquistati da Roma Capitale. Questi nuovi veicoli si aggiungono ai 227 che sono entrati in servizio la scorsa estate e sono prodotti dalla società Industria italiana autobus (Iia) che, assicurando il pieno rispetto delle norme anti contagio, non si è fermata neanche nel periodo più nero dell’emergenza sanitaria da covid-19 per portare a termine l’ordine nei tempi stabiliti. Proprio per questo sforzo encomiabile la Raggi, accompagnata dall’amministratore unico di Atac, Giovanni Mottura, e all’assessore alla Città in movimento, Pietro Calabrese, ieri ha fatto visita allo stabilimento di Iia a Flumeri, in provincia di Avellino, dove è stata accolta dall’amministratore delegato della società, Giovanni De Filippis. Un blitz che, com’è inevitabile in un Paese in  perenne campagna elettorale, più di qualcuno ha provato ad etichettare come una passerella elettorale.

VISITA SENTITA. Peccato che così non è, anzi si è trattato di una visita sentita e più che giustificata. Lo ha spiegato la stessa Raggi affermando di esser andata a “incontrare nuovamente gli operai che stanno costruendo gran parte di queste vetture” e raccontando anche che “molti lavoratori sono rientrati in fabbrica proprio grazie all’investimento della nostra amministrazione”. In altre parole è stata “una vittoria per due aziende italiane: Atac, la società pubblica di trasporto più grande d’Europa, e Industria italiana autobus” che ha potuto riprendere a lavorare dando una mano ai dipendenti su cui grava la crisi economica scatenata dal Covid-19. Una bella storia da raccontare” continua la sindaca grillina perché “questa fornitura rappresenta una tappa fondamentale del percorso di risanamento avviato, ormai tre anni fa, per salvare Atac dal fallimento e mantenere pubblico il servizio di trasporto locale nella nostra città. E non ci fermiamo qui”.

PROGETTI FUTURI. Già perché la Raggi dimostra, una volta di più, il suo progetto di rinnovamento della città tanto che, assicura, “nell’ultima variazione di bilancio abbiamo stanziato altre risorse per l’acquisto di 80 nuovi bus, per i primi 62 dei quali abbiamo già effettuato l’ordine. Un risultato importante che corona ancora una volta gli sforzi fatti da questa Amministrazione per migliorare il servizio offerto agli utenti”. Per l’operazione, come si legge in una nota, sono stati investiti oltre 100 milioni di euro e con i 328 mezzi in arrivo entro quest’anno, saranno quasi 700 quelli messi su strada in poco meno di due anni dalla giunta della prima cittadina grillina. Numeri record, mai raggiunti nelle precedenti amministrazioni nonostante i problemi fossero ben noti a tutti da tempo, che per l’assessore alla Città in movimento Calabrese costituiscono “una rivoluzione epocale” che “andrà a migliorare i collegamenti, soprattutto nelle zone più periferiche di Roma” e ciò “a beneficio di tutti i cittadini” della Capitale.