La sicurezza non fa scuola. Oltre 8mila gli edifici non utilizzabili. E quasi la metà sono senza certificato di agibilità

Dopo vent’anni finalmente arriva l’anagrafe dell’edilizia scolastica. Sono 42.292 gli edifici censiti: 33.825 quelli attivi e ben 8467 quelli inutilizzabili per attività scolastiche. Sul dato complessivo emerge, però, che molte strutture, il 55% sono molto vecchie visto che sono state costruite prima del 1976. Il 70% sono state edificate appositamente per farne un utilizzo scolastico, mentre il 30% sono edifici “adattati”. I dati presentati dal Miur fanno chiarezza sul reale stato delle cose. Da quanto raccolto emerge anche che nel 77% dei casi le strutture sono di proprietà dei Comuni e nel 9% delle Province. C’è poi un altro 2% di proprietà di Enti, e una percentuale anche per società e persone private. Dato interessante è che il 71% degli edifici scolastici ha preso degli accorgimenti per superare le barriere architettoniche. Oltre il 70% delle scuole è in possesso del documento di valutazione del rischio (72%) e di un Piano di emergenza (73%). Il 39% è in possesso del certificato di agibilità/abitabilità.

“Oggi è una giornata in cui non solo la scuola italiana ma tutto il Paese fa un passo avanti enorme nella conoscenza reale dello stato dei nostri istituti”, ha affermato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, “Con questa Anagrafe, ora, conosciamo le condizioni dettagliate di ciascun edificio. Una fotografia che ci consente anche di poter programmare e investire al meglio i 3 miliardi e mezzo già disponibili per realizzare gli interventi laddove sono necessari, per abbellire, riqualificare e costruire scuole innovative. Per le famiglie, per gli studenti e per il Paese è un risultato davvero importante. Per la prima volta abbiamo in una azione coordinata e congiunta il Governo, le Regioni, gli Enti locali”. Il sottosegratario Faraone la definisce “una giornata storica”. In chiusura il Miur ha annunciato investimenti di 23 milioni di euro per avviare 113 nuovi cantieri.