La Slovenia ha deciso di vietare il commercio di armi con Israele, adottando una misura unilaterale che la rende il primo Paese dell’Unione europea a imporre un embargo totale. Lo ha annunciato il governo di Lubiana con una nota ufficiale, spiegando che il divieto riguarda importazione, esportazione e transito di armi e munizioni da e verso Israele.
La mossa, spiega l’esecutivo sloveno, nasce dalla convinzione che l’Ue sia incapace di adottare una linea comune sul tema. “La Slovenia è il primo Paese europeo a vietare l’importazione, l’esportazione e il transito di armi da e verso Israele”, si legge nella dichiarazione, che sottolinea come la decisione sia stata presa “in modo indipendente” per protestare contro la guerra in corso nella Striscia di Gaza.
La reazione del Movimento 5 Stelle: “L’Italia rischia di finire sul banco degli imputati”
Alla scelta slovena hanno fatto eco le reazioni del Movimento 5 Stelle, che in un comunicato ufficiale ha espresso “pieno plauso” alla decisione di Lubiana e ha attaccato duramente il governo italiano.
“Di fronte al vergognoso immobilismo dell’Unione europea, la Slovenia decide di imporre un embargo nazionale totale sulle armi israeliane: esportazione, importazione e transito. Invece l’Italia, per decisione del governo Meloni, continua come nulla fosse il suo business militare con il governo genocida di Benjamin Netanyahu”, dichiarano i capigruppo M5S delle Commissioni Esteri e Difesa, Francesco Silvestri, Arnaldo Lomuti e Bruno Marton.
Nel testo i parlamentari 5 Stelle accusano l’Italia di non aver chiarito quali forniture militari autorizzate prima del conflitto siano state bloccate. Sottolineano inoltre il ruolo di Leonardo, azienda partecipata dallo Stato, che continuerebbe a fornire assistenza tecnica e parti di ricambio per i caccia israeliani M346, oltre a forniture legate a cannoni navali, elicotteri e rimorchi per carri armati.
“Israele – aggiungono – è diventato il secondo fornitore di armi per le nostre forze armate, con acquisti per almeno mezzo miliardo di euro negli ultimi due anni. Nei nostri porti, inoltre, fanno scalo navi portacontainer israeliane cariche di armi per l’esercito di Netanyahu. Per colpa del governo Meloni l’Italia rischia di finire sul banco degli imputati con l’accusa di concorso in genocidio. Per evitarlo, l’Italia segua l’esempio della Slovenia”.