La spesa per il Pnrr accelera, ma non per le opere pubbliche

La Corte dei Conti, nella relazione sull'avanzamento del Pnrr, sottolinea che la spesa accelera ma non per le opere pubbliche.

La spesa per il Pnrr accelera, ma non per le opere pubbliche

La spesa per il Pnrr, finalmente, accelera. Ma non per le opere pubbliche. La relazione semestrale della Corte dei Conti sullo stato di attuazione del Piano evidenzia luci, senza dubbio, ma anche qualche ombra. Innanzitutto, i giudici contabili sottolineano che sono stati conseguiti i 32 obiettivi in scadenza nel primo semestre del 2024. Con un avanzamento del 64% rispetto al percorso complessivo e una crescita di sei punti rispetto al semestre precedente. Le riforme progrediscono più rapidamente (76%) degli investimenti (58%).

Pnrr, la spesa accelera ma non per le opere pubbliche

Ci sono, poi, i primi segni di un’accelerazione della spesa. Un dato atteso, considerando che siamo quasi nelle fasi finali del Pnrr. Così a fine giugno il livello della spesa ha raggiunto gli 80,9 miliardi e a fine agosto si è saliti a poco meno di 86 miliardi, ovvero il 44% del totale delle risorse e con un incremento di 22 miliardi rispetto a fine 2024. Il punto dolente riguarda invece gli investimenti in opere pubbliche. Che avanzano, sì, ma senza segnali di una reale accelerazione.

In particolare, i progressi segnati dalla chiusura delle fasi realizzative hanno interessato una percentuale bassa di progetti. Segnalato anche l’allungamento dei tempi di lavorazione, con una durata media dei 5.546 progetti completati che è di circa 533 giorni, ovvero circa due mesi e mezzo in più rispetto ai dati di gennaio. Un aumento legato alla maggiore dimensione finanziaria dei progetti conclusi negli ultimi mesi. E la previsione è che i tempi dei lavori si allunghino ulteriormente con i progetti ancora più onerosi che devono essere completati.