La vecchia Alitalia in tribunale. Mentre decolla quella nuova. Montezemolo verso il rinvio a giudizio. Chiesta l’archiviazione di Colaninno e Mustier

Passi avanti per Ita, la newco subentrata ad Alitalia, mentre il dissesto della vecchia compagnia presenta ancora il conto, avviando verso il rinvio a giudizio diversi ex amministratori e manager. Ma partiamo dalle novità sul nuovo vettore. Ieri l’assemblea dei soci di Ita ha autorizzato il Consiglio di amministrazione ad attribuire al presidente Francesco Caio le deleghe su audit, legale, compliance e segreteria del consiglio e, congiuntamente all’amministratore delegato, su comunicazione e relazioni istituzionali.

Subito dopo, il Cda ha nominato Fabio Lazzerini (nella foto), già designato amministratore delegato e direttore generale della società. Costituiti inoltre tre Comitati endoconsiliari: Remunerazioni e nomine, Controllo, Rischi e parti correlate e sostenibilità e scenari, con la nomina alla presidenza rispettivamente dei consiglieri Silvio Martuccelli, Lelio Fornabaio e Simonetta Giordani. Fissate infine le linee guida per la definizione del compenso dell’Ad, che avrà nella componente variabile la parte più significativa della retribuzione, legata quindi al raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, mentre la parte fissa è stata definita usando come riferimento la quota più basso del benchmark di riferimento.

Sul fronte del crak della vecchia compagnia Alitalia-Sai la Procura di Civitavecchia ha chiesto l’archiviazione di Roberto Colaninno (Presidente della Piaggio), Jean Pierre Mustier (Ad di Unicredit), i professori Enrico Laghi e Alessandro Cortesi e la consigliera di amministrazione Antonella Mansi. Sembra invece destinata al processo una lunga lista di indagati eccellenti tra cui l’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo.