L’affondo di Grillo: via i ladri dal Parlamento. Silvio difeso dalla figlia: mio padre non è un criminale

“Vogliamo che l’onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia. Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!”. Beppe Grillo dal suo blog attacca uno dei suoi acerrimi nemici, la ‘casta dei politici’. Nei giorni in cui la Giunta per le elezioni del Senato si deve pronunciare sulla decadenza di Silvio Berlusconi il comico genovese spara in Rete: “Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido ‘Moralisti del ca..o!’. I nominati del Pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E’ un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del ca..o). Siamo fieri di essere moralisti del ca..o e – aggiunge Grillo – soprattutto di starvi sul cazzo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco”. Beppe Grillo nel suo nuovo post si rivolge ai politici del Parlamento: “Ieri sembravate tonni dentro una tonnara”. Ed elenca i meriti dei suoi ‘cittadini’ eletti a Montecitorio e Palazzo Madama: “Noi siamo i moralisti del ca..o, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cazzo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del ca..o che hanno votato contro l’acquisto dei cacciabombardieri F35, che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan. Noi siamo i moralisti del ca..o che hanno chiesto conto alla RAI del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del ca..o che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge. Noi siamo i moralisti del ca..o e ne siamo fieri”. “Senza questi moralisti del ca..o – spiega il leader del movimento pentastellato – il ‘Pd-meno-elle’ avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente”. Il comico genovese spiega poi l’anima dei grillini: “E’ vero, siamo moralisti del ca..o e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione”. Poche ore e Barbara Berlusconi interviene in difesa del padre: “non è un delinquente”, ribadisce  “La sua è una storia imprenditoriale e politica, non criminale”.