Su Palazzo Madama più che la bandiera italiana, ormai sventola quella dell’Inter. Già perché il presidente del Senato Ignazio La Russa, da sempre tifosissimo della squadra milanese, sembra prestare più attenzione alla sua storica passione calcistica che al suo prestigioso incarico. Anzi sembra che il primo sia il suo interesse prioritario, al punto da essersi prodigato in prima persona per dare una mano all’Inter club Parlamento in vista della finale di Istanbul del 10 giugno, mentre il secondo – che per inciso coincide con la seconda carica dello Stato – sia poco più di un passatempo. Dal 13 ottobre, giorno in cui è stato eletto, a oggi, il Consiglio di Presidenza del Senato è stato convocato soltanto due volte: la prima risale al 3 gennaio, la seconda al 15 febbraio.
In otto mesi il Consiglio di Presidenza si è riunito due volte. Ma il meloniano La Russa non rinuncia alla sua passione per l’Inter
Due soli appuntamenti in quasi otto mesi potrebbero far pensare che devono essere state riunioni fiume in cui si è deciso qualcosa di importante e invece niente. Guardando gli atti si scopre che sono stati meri adempimenti di routine, entrambi con ordini del giorno davvero scarni. Per la prima riunione si parlava semplicemente di “comunicazioni del Presidente” e “sicurezza dei Palazzi” mentre per la seconda, con un copione pressoché identico, erano previste le immancabili “comunicazioni del Presidente” e la discussione sulla “sicurezza dei Palazzi”.
Insomma non sembrano essere temi di vitale importanza ma semplice routine. E il fatto che il Consiglio di Presidenza si sia riunito così poche volte non è una cosa da poco perché è l’organo che decide tutto ciò che riguarda Palazzo Madama, bilancio incluso. Per questo non può che stonare vedere così tanta poca considerazione per il Consiglio a fronte dell’impegno profuso da La Russa per la sua passione per l’Inter. Tanti ricorderanno la lettera dell’Inter Club Parlamento, a firma del vice presidente Alessandro Colucci, inviata ai parlamentari con l’offerta, tutto incluso, riservata a deputati e senatori interessati ad assistere all’incontro in programma in Turchia a prezzi calmierati.
Una missiva in cui si leggeva che “in riferimento alla finale di Champions League di Istanbul in queste ultime ore il Presidente Ignazio La Russa ha lavorato intensamente per ottenere le migliori condizioni” per acquistare il volo più il biglietto per il match a 1.270 euro. Insomma il numero due dello Stato italiano si è prodigato in prima persona per strappare condizioni favorevoli. Certo non c’è nulla di illecito ma appare evidente come dal vertice di Palazzo Madama ci si aspetti ben altri risultati e, soprattutto, su materie un po’ più rilevanti per la collettività.
Ma evidentemente la passione pluriennale di La Russa per l’Inter, declamata in televisione sin dai tempi delle sue innumerevoli ospitate al Processo di Biscardi, deve essere un richiamo troppo forte al punto che mentre trascura Palazzo Madama, scatenando mal di pancia perfino all’interno dei componenti del Consiglio di Presidenza rimasti con ben poco da fare, il Presidente del Senato il 23 maggio, alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, ha pensato bene di ricevere nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani – quindi in una sede istituzionale – una delegazione della squadra nerazzurra composta dal presidente Steven Zhang, dal vicepresidente Javier Zanetti, e dai dirigenti Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta.
Un evento in cui La Russa, preso dall’entusiasmo, ha iniziato a intonare l’inno dell’Inter salvo fermarsi vedendo gli occhi strabuzzati dei presenti. Insomma al Senato di questo passo converrà ammainare la bandiera italiana per sostituirla con quella dell’Inter.