Le accise non si toccano. In fumo un’altra promessa di Salvini

Urso: "Le accise servono anche a finanziare il duplice taglio del cuneo fiscale". M5S: "Tanti saluti agli italiani che partono per le vacanze".

Le accise non si toccano. In fumo un’altra promessa di Salvini

“Cancelleremo le accise”. Ha ripetuto, in più occasioni, l’attuale vice premier, Matteo Salvini. Ma non è andata così. Anzi, dal Mef arriva la notizia che non si possono ridurre e direttamente dal ministro Urso che sono addirittura necessarie per il taglio del cuneo fiscale.

Il prezzo internazionale del petrolio “non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel Def che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”. È quanto ha detto la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, rispondendo ad un’interrogazione di Emiliano Fenu (M5S) in commissione Finanze della Camera. Albano ha citato i dati del Mimit aggiornati al 31 luglio secondo cui il prezzo medio della benzina è di 1,91 euro al litro e quello del gasolio a 1,76 euro.

Urso: “Le accise servono anche a finanziare il duplice taglio del cuneo fiscale”

“Le accise servono anche a finanziare il duplice taglio del cuneo fiscale, quello realizzato nella Manovra economica e quello aggiuntivo realizzato col decreto del 1 Maggio”. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dei lavori del tavolo convocato al Mimit assieme al titolare del Mase con gli attori della filiera. “Servono sostanzialmente ad alimentare i salari più bassi delle famiglie più numerose”, aggiunge. Quelle risorse, “servono cioè a provvedimenti più mirati per chi ha davvero bisogno”.

“Alla nostra interrogazione in Commissione finanze della Camera il Governo ha fornito una risposta secca – ha spiegato lo stesso Fenu -: le accise non saranno abbassate, attivando il meccanismo dell’accisa mobile, né verranno cambiati i parametri per decidere come e quando far diminuire il balzello. Il Ministero dell’economia si fa scudo del fatto che oggi, in media, il prezzo internazionale del petrolio è inferiore a quello indicato nell’ultimo Def, come limite oltre il quale dovrebbe scattare un alleggerimento delle accise”.

Nei giorni scorsi, ricorda ancora l’esponente del M5S, “abbiamo ascoltato il ministro Urso dire che il prezzo industriale dei carburanti, in Italia, è tra i più bassi in Europa se depurato dalle accise. Peccato che gli automobilisti alla pompa non possano optare per un prezzo al netto delle accise”.

“Tanti saluti agli italiani che partono per le vacanze”

“Alla luce della risposta data oggi dal ministero dell’economia – conclude Fenu – abbiamo una plastica rappresentazione di come il decreto sull’accisa mobile non funzioni, non trovi mai applicazione, nonostante si registri un costante aumento del prezzo della benzina. Per il Governo, che dopo la cancellazione degli sconti sulle accise ha di fatto innescato una continua impennata del prezzo dei carburanti, va tutto bene così. Tanti saluti agli italiani che partono per le vacanze”.

Leggi anche: Benzina e alimentari alle stelle. Ma il governo non muove un dito. Urso parla di aumenti lievi e generalizzati. M5S all’attacco: siamo al negazionismo del carovita